PSI Marsala: “L’8 e il 9 giugno votiamo SÌ per lavoro, dignità, cittadinanza”

redazione

PSI Marsala: “L’8 e il 9 giugno votiamo SÌ per lavoro, dignità, cittadinanza”

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lunedì 02 Giugno 2025 - 07:00

In vista delle consultazioni referendarie dell’8 e 9 giugno 2025, il Partito Socialista Italiano sezione di Marsala – lancia un forte appello alla partecipazione popolare, definendo l’appuntamento “la più alta espressione della democrazia partecipata”. I cittadini saranno chiamati ad esprimersi su cinque quesiti referendari: quattro riguardano il tema del lavoro, uno quello della cittadinanza. Il PSI, in linea con quanto deliberato durante il Congresso nazionale tenutosi a Napoli, ha ufficialmente aderito alla campagna referendaria e sostiene convintamente il voto favorevole su tutti e cinque i quesiti. L’obiettivo, secondo i socialisti marsalesi, è chiaro: “dire SÌ per fermare i licenziamenti illegittimi, garantire maggiori tutele alle lavoratrici e ai lavoratori delle piccole imprese, ridurre in maniera sensibile il lavoro precario e rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Il quinto quesito sulla cittadinanza

Particolarmente rilevante è anche il quinto quesito, che mira a ridurre da dieci a cinque anni il requisito di residenza legale in Italia per poter richiedere la cittadinanza. Una misura che interessa oltre due milioni e mezzo di persone di origine straniera che, come ricorda il PSI, “nascono, crescono, abitano, studiano e lavorano nel nostro Paese”. Una riforma che renderebbe l’Italia più vicina agli standard delle principali democrazie europee. I socialisti marsalesi denunciano con forza l’atteggiamento del Governo, che – a loro dire – “sta oscurando l’importante appuntamento elettorale con la complicità del servizio pubblico”, evitando di promuovere la partecipazione democratica. “La destra – si legge nella nota del PSI – tace sui licenziamenti e sugli altri temi referendari, rivelando un atteggiamento di disinteresse e paura verso il mondo del lavoro. Il Governo Meloni non vuole affrontare queste sfide, preferisce mantenere i lavoratori in una condizione di precarietà e insicurezza”. Il partito lancia quindi un appello diretto ai cittadini: “Recatevi in massa alle urne l’8 e il 9 giugno e votate SÌ a tutti e cinque i quesiti. È una battaglia di civiltà che può e deve essere vinta unendo forze politiche, associative e sociali, anche oltre i confini ideologici. È una battaglia per l’Italia e per gli italiani”.

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