Enel, il 29 maggio anche a Trapani lo sciopero dei lavoratori

redazione

Enel, il 29 maggio anche a Trapani lo sciopero dei lavoratori

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martedì 27 Maggio 2025 - 12:36

Sono sul piede di guerra i sindacati e i lavoratori di Enel. Il 29 maggio tornano a scioperare anche nella provincia di Trapani per protestare “contro i nuovi orari di lavoro sfalsati decisi unilateralmente dall’azienda” spiegano i sindacati di categoria Filctem, Flaei, Uiltec. Lo stesso giorno dalle 7 alle 9 si terrà un presidio presso le sedi di Trapani, corso Piersanti Mattarella, ed Alcamo in via Monte Grappa. “I nuovi schemi organizzativi introdotti, già di per sé poco compatibili con la realtà operativa della nostra azienda – denunciano Filctem, Flaei e Uiltec – si stanno dimostrando giorno dopo giorno impraticabili, e stanno generando confusione, disorganizzazione e malessere tra i lavoratori”. “Lo scorso 19 settembre era stato siglato un protocollo tra Enel e organizzazioni sindacali, in cui si dava vita a una sperimentazione che in tutta Italia ha coinvolto solo quattro unità operative – dichiarano i segretari di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil Benedetto Petrusa, Giuseppe Pantaleo e Lorenzo Ponzo”.

Una sperimentazione di 6 mesi con l’orario sfalsato, e due turni, uno di mattina e uno di pomeriggio. I sindacati, al termine del periodo, si sono dette contrarie ad applicare il nuovo modello, perché stravolge la vita dei lavoratori. Enel ha imposto che si partisse in tutta Italia. Da qui lo scorso 12 maggio la prima azione di sciopero con un’altissima adesione. “L’azienda in pratica, contrariamente a quanto previsto dal CCNL, che prevede prima di cambiare orario un passaggio con le Rsu e le segreterie regionali, ha utilizzato in modo improprio l’accordo affermando che, solo dopo la sperimentazione l’orario sarebbe stato applicato”, aggiungono Petrusa, Pantaleo e Ponzo. In molti casi, lamentano i sindacati, i lavoratori si trovano costretti a riorganizzare all’ultimo momento la propria vita personale, sottraendo tempo alle proprie famiglie. “Questa situazione non è più tollerabile. E poi, l’organico prima era concentrato in un solo turno, ora in due. Con la conseguenza che mancano i responsabili delle unità operativa, che non sono più insieme, e manca il personale. Una difficoltà logistica che era prevedibile e che sta creando danno ai lavoratori”. “A tutto ciò si aggiunge, inoltre, il timore per quanto potrebbe accadere in estate, le ondate di calore nei mesi estivi e una previsione di carichi di lavoro ancora più pesanti, in condizioni ambientali sempre più estreme”. La richiesta dei sindacati è dunque di un cambio di passo immediato: “servono organizzazione, rispetto della vita privata dei lavoratori e responsabilità nella gestione delle risorse umane. Non siamo più disposti ad accettare soluzioni che scaricano sulle spalle dei lavoratori i limiti gestionali dell’azienda” concludono.

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