Una frattura politica che scuote profondamente Misiliscemi. La presidente del Consiglio Comunale, Michela Di Gaetano, rompe ufficialmente con il sindaco Tallarita e il movimento “Progetto Comune”. Una decisione sofferta ma inevitabile spiega in questa intervista esclusiva, maturata dopo anni di incomprensioni, assenza di confronto e gestione discutibile delle priorità amministrative. Ora si apre una fase nuova: Di Gaetano guarda avanti, pronta a costruire un percorso politico basato sul dialogo e sulla responsabilità.
Presidente Di Gaetano, la sua uscita dalla maggioranza ha avuto un impatto significativo sullo scenario politico di Misiliscemi. Quali sono stati i motivi concreti e i passaggi decisivi che l’hanno spinta a prendere questa posizione così netta?
In questi anni all’interno del movimento politico “Progetto Comune”, che nasce ufficialmente come una proiezione al futuro condivisa e da condividere in comunità, ho vissuto in realtà una continua e costante mancanza di comunicazione, una totale assenza di condivisione delle idee e conseguenzialmente dei progetti, nonché una costante mancanza di rispetto dei ruoli politici e istituzionali. Ragioni che mi hanno portato, dopo una lunga riflessione, a prendere le distanze dal movimento politico e dal sindaco Tallarita. Ultimo atto di questa vicenda l’ambigua posizione assunta dal sindaco Tallarita per le elezioni del Libero Consorzio Comunale di Trapani che vede concorrere alla carica di consigliere provinciale due componenti della sua maggioranza, uno a sostegno del primo cittadino di Mazara del Vallo Salvatore Quinci nella lista “Salvatore Quinci Presidente” dove convergono tutte le forze del centrosinistra trapanese e uno nelle file della “Lega” a sostengo dell’altro competitor per la carica di Presidente della Provincia, il sindaco di Castelvetrano Giovanni Lentini.
Lei è stata la consigliera più votata alle scorse elezioni, un chiaro segnale di fiducia da parte dei cittadini. In che modo ritiene che la gestione dell’amministrazione Tallarita abbia deluso le aspettative di chi vi aveva dato mandato?
Amministrare è complicato, sempre, in ogni caso. Nel caso Misiliscemi ancor di più, considerando che si tratta di un ente di nuova istituzione. Questo, con intelligenza e garbo, i cittadini misilesi l’hanno compreso fin da subito. Ciò che invece è incomprensibile per me, così come per tanti misilesi, è il modo in cui sono state selezionate le priorità amministrative. In un territorio ampio e abbandonato necessita un’attenzione particolare agli interventi di manutenzione delle strade, dell’acquedotto, delle infrastrutture, ma anche ai servizi per i più fragili, la pianificazione di protezione civile, i servizi anagrafici. Penso, ad esempio, che il doppio acquisto di una bella lampada da terra per la stanza del sindaco possa non essere considerata una priorità per i misilesi.
Durante l’ultimo Consiglio Comunale si è percepita una frattura profonda. È stata solo una questione di metodo o ci sono anche divergenze più sostanziali sul merito delle decisioni amministrative?
La metodologia politica e relazionale è sicuramente uno dei nodi fondamentali di questa crisi politica. Le decisioni amministrative in questi anni non sono nate dal confronto con me e con gli altri consiglieri di maggioranza e personalmente in molti casi non ho condiviso le scelte; ho in alcuni casi cercato di affermare le mie idee e le mie posizioni ma tante volte ho trovato di fronte a me un muro di saccenteria difficilmente valicabile.
Ora che il sindaco ha perso la maggioranza consiliare, quali scenari si aprono per il Comune di Misiliscemi? Ritiene plausibile una crisi istituzionale o ci sono margini per una ricomposizione politica?
Il sindaco ha perso la sua maggioranza, ma io rimango fedele ai miei obiettivi: il bene di Misiliscemi. Nella seduta del 23 aprile 2025 il Consiglio Comunale ha approvato il Dup e il bilancio previsionale 2025/2027 e questo grazie ai voti favorevoli della sottoscritta e dei consiglieri Reina e Russo che anch’essi sono usciti dalla maggioranza e che come me hanno ritenuto opportuno fornire il comune di questi importanti strumenti finanziari per garantire ai cittadini la continuità dei servizi. Il sindaco non ha i numeri e non ci sono al momento i margini per una ricomposizione politica ma il bene di Misiliscemi rimane la mia priorità. Valuterò responsabilmente la votazione di tutti gli atti di competenza del Consiglio Comunale consapevole delle conseguenze di una eventuale mancata approvazione.
Intende intraprendere un nuovo percorso politico autonomo o con altri consiglieri fuoriusciti dalla maggioranza? E che tipo di opposizione o proposta alternativa si aspetta di portare avanti per il futuro del territorio?
Ritengo il dialogo politico una condizione essenziale per chi intende far politica soprattutto in un piccolo territorio come Misiliscemi. Intraprenderò questo nuovo percorso politico dialogando e confrontandomi con tutti i consiglieri che avranno il piacere di farlo e certamente in particolar modo con Russo e Reina che anch’essi hanno vissuto un’esperienza politica all’interno della maggioranza. Continuerò a lavorare, finché ne avrò facoltà, per il bene della mia comunità come ho sempre fatto, “testa bassa e cuore alto”.