Il mondo intero si stringe in queste ore in un lutto collettivo per la morte di Papa Francesco, mentre Roma si prepara ad accogliere l’ultimo saluto a Jorge Mario Bergoglio, il Pontefice venuto “dalla fine del mondo” – come lui stesso ha detto il giorno della sua elezione il 13 marzo 2013 – che ha segnato la storia della Chiesa con il suo pontificato improntato alla semplicità, alla misericordia e all’attenzione per gli ultimi. Già ieri, mercoledì 23 aprile è avvenuta la traslazione del feretro da Casa Santa Marta, dove Francesco risiedeva ed è deceduto, alla Basilica di San Pietro. Un momento solenne, già accompagnato da un intenso afflusso di fedeli, che in queste ore stanno raggiungendo il cuore del Vaticano per rendere omaggio alla salma del Papa. Il corpo sarà esposto in una bara di legno rivestita internamente di zinco, senza catafalco e senza il pastorale papale, secondo una volontà precisa di Francesco. La bara, in ardesia di lavagna, riflette il desiderio di sobrietà che ha caratterizzato tutto il suo pontificato.
I funerali del 26 aprile: cosa c’è da sapere
In vista del funerale di sabato 26 aprile, alle ore 11, dichiarato giornata di lutto nazionale, la Protezione Civile e tutte le forze dell’ordine stanno predisponendo una macchina istituzionale senza precedenti. “Tutti i piani si stanno analizzando dettagliatamente con una logica di squadra, quindi andiamo avanti in maniera serena“, ha dichiarato il questore di Roma, Roberto Massucci, al termine del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Attesi a Roma leader e capi di Stato da tutto il mondo. Donald Trump e Volodymyr Zelensky hanno già confermato la loro presenza. L’evento richiederà l’impiego di migliaia di operatori, tra forze dell’ordine, servizi sanitari e volontari, con massima allerta nei punti sensibili della città.
Cosa succede al termine delle esequie
Al termine della messa funebre in Piazza San Pietro, il feretro verrà traslato alla Basilica di Santa Maria Maggiore per la tumulazione, che avverrà in una tomba semplice, situata tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza, come da volontà dello stesso Papa che, quando è stato dimesso, ha voluto subito visitare la Basilica. La città eterna si prepara, il mondo si raccoglie. L’ultimo viaggio di Papa Francesco è iniziato, nel segno dell’umiltà e dell’amore per il popolo che ha sempre guidato con parole semplici e gesti potenti.