E’ dramma sul lavoro per un 35enne che è rimasto vittima di una porta blindata che durante una consegna avvenuta a Trapani, è rimasto schiacciato dalla stessa. “Siamo stanchi ed esasperati non possiamo più sopportare questa scia di sangue che nei nostri territori di Palermo e Trapani sta aumentando vertiginosamente. La vita dei lavoratori deve avere la priorità su ogni altra logica nei luoghi di lavoro. È una emergenza nazionale”. Ad affermarlo è Federica Badami segretaria generale Cisl Palermo Trapani, dopo aver appreso della morte di Pietro Zito dipendente di un’azienda di infissi di Carini. “Serve massima attenzione , il rispetto di tutte le regole, più controlli più formazione e investimenti nella sicurezza. Oggi assistiamo all’ennesima sconfitta del mondo del lavoro tutto, siamo vicini alla famiglia” conclude Badami.
“L’ennesima notizia di un incidente mortale sul lavoro e’ inaccettabile e ci fa dire con forza che a un’emergenza di tale portata il Governo deve porre fine con provvedimenti urgenti che garantiscano il rispetto delle norme sulla sicurezza e la prevenzione attraverso i controlli. Continuare ad assistere alla morte di chi esce per andare a lavorare e non fa più ritorno in casa non è né normale né tollerabile”. La segretaria generale della Cgil di Trapani Liria Canzoneri interviene a seguito della notizia del decesso dell’operaio Pietro Zito, di 35 anni, dipendente di un’azienda di infissi di Carini, travolto, giovedì, da un blocco di vetrate e di infissi mentre stava effettuando una consegna in una villetta privata a Marausa, nel trapanese. “Con profondo sentimento di cordoglio – dice la segretaria Canzoneri – ci stringiamo attorno alla famiglia del giovane operaio. Ogni anno – prosegue – in Italia le denunce di infortunio sul lavoro arrivano fino a 500mila. I morti sono circa mille, che vuol dire che in Italia ogni giorno tre lavoratori muoiono sul lavoro. Non sappiamo ancora quali siano state la dinamica e le ragioni di quest’ultimo incidente, ma questa strage va interrotta per non essere complici indiretti di quelli che spesso sono incidenti permeati sull’illegalità”.