Il nostro pesce d’aprile, tra paradosso e iperboli politiche

Vincenzo Figlioli

Punto Itaca

Il nostro pesce d’aprile, tra paradosso e iperboli politiche

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mercoledì 02 Aprile 2025 - 06:30

Ovviamente, era un pesce d’aprile. Al momento attuale non c’è alcuna certezza sulla ricandidatura di Massimo Grillo alla carica di sindaco di Marsala. E’ noto che al primo cittadino in carica piacerebbe giocarsi le proprie carte alle amministrative del 2026, ma sarà una decisione che dipenderà da diverse variabili e che coinvolgerà i dirigenti regionali e nazionali del centrodestra. Da escludere, naturalmente, il sostegno a Grillo da parte del centrosinistra. E’ vero che le forze di opposizione hanno tenuto, spesso, un atteggiamento soft nei confronti della Giunta Grillo e che nel 2020 alcuni esponenti dem non supportarono il proprio candidato (Alberto Di Girolamo) preferendo astenersi o votare il suo principale competitor, ma allo stato attuale tra i progressisti marsalesi stanno prendendo quota altri nomi, a partire da Andreana Patti che sembra ormai lanciata come alternativa all’attuale amministrazione, nell’ambito di una coalizione civica aperta anche al mondo moderato.

Come ogni anno, anche stavolta il pesce d’aprile proposto dalla nostra testata ha divertito i lettori, che lo hanno commentato sui social o hanno fatto pervenire privatamente alla redazione il proprio compiacimento. Per lo più, il carattere giocoso e paradossale della notizia è stato compreso, qualcun altro – comprensibilmente – ha vacillato un po’. Poi c’è anche qualcuno che ha creduto fosse una notizia vera. Del resto, è noto che la politica è l’arte del possibile: basta ricordare che nel 2006 Massimo Grillo fu candidato proprio dalla coalizione di centrosinistra alle elezioni provinciali, in opposizione al senatore Antonio D’Alì, maturando una sconfitta che poi lo convinse a tornare nella propria area di appartenenza. Sempre Grillo, nel 2001, fu protagonista di una campagna elettorale durissima che lo oppose all’ex sindaco Salvatore Lombardo per l’elezione alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Marsala e che la città visse come una sorta di sfida all’Ok Corral che avrebbe determinato le sorti del territorio per gli anni successivi. Se qualcuno avesse detto agli elettori di allora che un po’ di anni dopo (nel 2015) Grillo e Lombardo sarebbero stati alleati, il pensiero sarebbe andato immediatamente a un pesce d’aprile. E invece è successo davvero…

Va detto che in questo momento storico estremamente delicato, il lavoro di una redazione che prepara un pesce d’aprile è diventato a dir poco complesso. Come se non bastassero le fake news che da anni inquinano i pozzi del dibattito mediatico, adesso abbiamo anche presidenti che minacciano di invadere il Canada o la Groenlandia, come nel più demenziale dei film hollywoodiani. Ma, purtroppo, la sensazione è che siamo finiti proprio dentro una pellicola di dubbia fattura, che ripudia i valori che avevano accompagnato la fine del secolo scorso preparando il terreno per un inquietante ritorno al passato. Sarebbe bello richiamare in servizio il buon Marty McFly e la sua DeLorean per rimettere le cose al proprio posto. Ma la sensazione è che il lieto fine, stavolta, non sia così scontato. E allora, quantomeno, concediamoci un pesce d’aprile per alleggerire il carico dei nostri pensieri, sperando di potercelo permettere anche in futuro.

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