Potatura degli alberi, Europa Verde di Marsala replica al sindaco Grillo

redazione

Potatura degli alberi, Europa Verde di Marsala replica al sindaco Grillo

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domenica 30 Marzo 2025 - 11:31

La replica all’Amministrazione Comunale di Marsala sugli alberi e la potatura selvaggia: uno scempio che merita di finire. E’ quello che scrive Europa Verde Marsala sulla potatura degli alberi nella città lilibetana.

L’Amministrazione Comunale di Marsala ha subito dato seguito alla nostra nota sul verde urbano con precisazioni che di fatto eludono le richieste fatte da Europa Verde e che appaiono come banali giustificazioni. A proposito delle Jacaranda e dell’eucalipto (che volevano essere e sono solo due esempi) si potrebbe obiettare: qual è la differenza di intervento con gli anni passati? Nessuna. Si continua a sostenere, forti soltanto della sindrome “dell’albero pericoloso”, che le potature drastiche siano necessarie. Tutti sanno che un arboricoltore sa ridurre la chioma di un albero utilizzando solo tagli piccoli e “di ritorno”.

Cosa dice la legge sulla potatura e manutenzione degli alberi

Tutti sanno (o dovrebbero sapere poiché la legge non ammette ignoranza) che il decreto del Ministero dell’Ambiente del 10 marzo 2020, che si occupa del verde pubblico, a proposito della manutenzione ammonisce: “L’aggiudicatario deve evitare di praticare la capitozzatura, la cimatura e la potatura drastica perché indeboliscono gli alberi e possono creare nel tempo situazioni di instabilità che generano altresì maggiori costi di gestione”.

Un albero senza chioma non fornisce alcun beneficio. Alberi ridotti a un tronco e a qualche moncone di ramo non danno i benefici degli alberi con la chioma ben tenuta (rinfrescare le strade e città, fornire ossigeno, catturare anidride carbonica, purificare l’aria solo per citare i più noti) e – ancora più grave – rischiano davvero di diventare dannosi.

Allora chiediamo: perché la potatura selvaggia viene ancora praticata a Marsala? Per semplice incuria o il motivo è forse il basso costo economico (…si fa per dire) dell’intervento? Ci vuole poco tempo e non servono esperti per segare i rami principali. Quello che comincia per incompetenza e risparmio finisce col costare di più perché le piante diventano più deboli, cresceranno in modo irregolare e meno stabile… saranno quindi necessari nuovi interventi di taglio.

Ma torniamo alle Jacarande: qual è la a nuova forma di allevamento a cui sarebbero destinate? Vi siete accorti del danno alle radici che i lavori edili hanno procurato alle povere piante? Una buona gestione del verde prevede il rispetto massimo delle radici. Tagli, rotture e/o schiacciamenti a loro carico mettono in serio pericolo le piante, sarebbe come pretendere che una persona cammini con mezzo piede… prima o poi cadrà. E veniamo all’eucalipto. Giustificare i tagli per contrastare “la crescita sproporzionata” è un concetto che ci sfugge. Forse in seguito a precedenti capitozzature i rami, non gestiti, erano diventati lunghi ed esili, male attaccati alla branca principale e potevano spezzarsi? E così per eliminare il problema si ripete l’errore. Bastava fare una selezione dei rami esili, male inseriti, instabili, deboli e dei tagli di ritorno.

Se non si è capaci meglio togliere l’albero e mettere un po’ di cemento che non cade in testa a nessuno! Bisogna mettere uno stop a questa illogica spirale: se un albero è effettivamente a rischio di schianto va tolto. Invertire la tendenza significa guardare alla sostenibilità reale della città a partire da quelle che sembrano piccole cose. Siamo convinti che in città ci vuole una rivoluzione culturale.

Il Circolo Europa Verde di Marsala

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