Custonaci: il presepe vivente nella grotta di Mangiapane, tra passato, presente e futuro

redazione

Custonaci: il presepe vivente nella grotta di Mangiapane, tra passato, presente e futuro

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giovedì 02 Gennaio 2025 - 13:21

[di Alessandro De Bartolomeo] Il presepe vivente della Grotta Mangiapane a Custonaci si appresta a chiudere l’edizione 2024 con un traguardo importante, ovvero ha raggiunto i suoi primi 40 anni di storia. La prima parte della rappresentazione nell’antico borgo ricavato nella grotta è andata in scena dal 24 al 29 Dicembre. La seconda ed ultima parte ci sarà dal 4 al 6 Gennaio. Un viaggio indietro nel tempo, tra antichi mestieri e sapori da (ri)scoprire, tra natura e storia, passione e fede. Per questa edizione circa quaranta saranno anche le scene visitabili tra le casette del piccolo borgo sito nella grotta, tra queste scenografie allestite anche alcune rappresentazioni di professioni pressoché ormai sparite, come il “Cannizzaro” cioè colui che con le canne intrecciate fabbrica manufatti o lo “Zabbinaro” ovvero chi lavora con un complesso procedimento la pianta della “Zabbara” o Agave, o, ancora, il vecchio fabbro ferraio che forgia il metallo con incudine e martello. Il tutto tra animali come muli, galline, capre, la musica di zampognari e la presenza di circa 140 figuranti che animano l’intera scenografia del Presepe lungo tutto l’arco della manifestazione. A far da contorno naturale una ricca vegetazione mediterranea di ulivi, carrubbi, mandorli e agavi. Lungo il percorso, in una offerta sensoriale quasi completa, momenti di degustazione di prodotti tipici locali, fino a giungere alla parte più profonda della grotta dove è rappresentata la Natività di Gesù Cristo.
Una edizione particolare che doveva essere festeggiata adeguatamente, come spiegatoci dal Presidente dell’Associazione culturale Museo Vivente Dino Pipitone: “quest’anno in occasione del quarantennale proponiamo un allestimento più ricco in materiali esposti e scenografie”.
Un evento che inizia nel lontano 1983, allorquando fu data possibilità al compianto parroco del Santuario di Custonaci, Don Rosario Vanella, di poter celebrare la messa tra le casette poste nella grotta che era stata abitata, fino alla seconda metà degli anni 50, dalla famiglia Mangiapane e poi adibita a stalle per il bestiame. Un’idea che incontrò subito il gradimento della popolazione e che pian piano spinse poi negli anni successivi ad una progressiva opera di consolidamento, abbellimento ed arricchimento scenografico del borgo posto dentro la cavità naturale, man mano che andava crescendo anche la visibilità ed il consenso da parte dei visitatori.
Protagonista naturale, oltre agli attori viventi che interpretano arti e mestieri è la grotta stessa, la più grande di un complesso denominato Grotte di Scurati che interessa il territorio di Custonaci. Alta circa 70 metri e profonda 50, si ritiene sia stata abitata fin dal Paleolitico. Numerosi infatti sono stati gli studiosi che hanno indagato su di essa nel corso della sua storia, con tracce di presenza di uomini primitivi consistenti in ritrovamenti di manufatti litici, selci lavorate, ossa, denti di animali e graffiti, conservati presso il Museo Pepoli di Trapani ed il Museo Etno Antropologico di Parigi. In epoca recente invece la sua particolare location è stata utilizzata per la realizzazione di alcuni film e fiction televisive. “Il Commissario Montalbano” e “Il ladro di merendine” (episodi della serie “il Commissario Montalbano” – “Cefalonia” (fiction storica in più atti prodotta e distribuita dalla Rai) – “Nuovo mondo” (produzione cinematografica del 2006) – “Viola di mare” (produzione cinematografica del 2009) e recentemente, le botteghe dei mestieri, della grotta Mangiapane, sono state raccontate in un bellissimo video in bianco e nero, utilizzato come scenografia alla sfilata 2020-2021 di Dolce e Gabbana, o la presenza di alcune scene girate in occasione della recente fiction di successo “Makari” in onda su Rai uno.
Dal 2006 il Presepe fa parte del Registro delle eredità immateriali della Regione Sicilia. Dal 2018 il sito della grotta di Custonaci rientra tra quelli gestiti dal Parco Archeologico di Segesta. Il suo direttore Luigi Biondo, interpellato in merito ha voluto ricordare “l’importanza storica del sito e l’importanza delle sinergie istituzionali attuate con il territorio”.
Territorio quello di Custonaci, che grazie alla presenza anche di quest’evento, uno dei più seguiti in provincia durante le festività natalizie, mira a incentivare la destagionalizzazione dei flussi turistici. con un occhio al futuro ed un’anticipazione data dal Sindaco di Custonaci Fabrizio Fonte “la Grotta Mangiapane è uno dei punti su cui vogliamo spenderci come amministrazione, in tal senso va la nostra proposta della sua candidatura a Patrimonio Unesco, il cui iter è stato già avviato. Un evento – continua il Primo Cittadino – quello del Presepe vivente che rappresenta anche un volano per l’intero territorio, oltre che occasione di valorizzazione del centro storico di Custonaci, con il Santuario Mariano, i Giardini comunali e le altre iniziative previste nel periodo”.

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