Il primo gennaio ha rischiato di trasformarsi in una tragedia di enormi proporzioni nel catanese, dove è stato intercettato il primo carico di 640 ordigni rudimentali destinati alla vendita clandestina nell’isola. Non inizia bene il Capodanno siciliano, dove come da tradizione e sconsideratamente molte persone preparano giochi d’artificio che – ricordiamolo – vengono anche venduti regolarmente o meno. Se prima sono nate le “bombe Maradona“, l’ultima moda sono le “bombe Sinner”, esplosivi artigianali molto pericolosi, pronti per essere commercializzati nelle strade, che prendono il nome dal famoso tennista e campione al numero uno del ranking mondiale.
Si tratta di bombe fatte in casa, di tipo rudimentale, che hanno suscitato allarme per la loro potenziale distruttività. Le bombe “Sinner” sono facilmente riconoscibili grazie al loro involucro di colore arancione – che ricordano i capelli rossi di Jannik – ma il loro contenuto è ben più preoccupante: una miscela esplosiva ad alta capacità distruttiva. Questi ordigni sono progettati per essere estremamente potenti e, se attivati, potrebbero causare danni ingenti. Una novità nel mercato nero, sempre più attivo in alcune zone dell’isola e sono un chiaro segno di come i traffici illegali di materiale esplosivo stiano evolvendo, diventando più sofisticati e pericolosi. Le autorità sono riuscite a fermare la vendita del carico prima che potesse finire nelle mani di criminali, evitando così quella che poteva trasformarsi in una vera e propria tragedia. Le forze dell’ordine sono ora impegnate a fare luce sul traffico di queste bombe e a identificare i responsabili di questa attività illecita, mentre la sicurezza delle comunità locali resta una priorità assoluta.