Oltre 16mila imprese e 37mila addetti ai lavori sono i numeri dell’artigianato in Sicilia al primo posto in Italia nel rank sulle imprese artigiane nel settore turistico. Una percentuale che rappresenta oltre il 22% dell’artigianato dell’intera Isola. I numeri degli occupati mostrano un trend in crescita durante la stagione estiva. I dati provengono dall’ultimo report dell’Osservatorio economico di Confartigianato Sicilia e sono aggiornati al primo trimestre 2024. La Sicilia, patria di ricchezza storica e culturale, sta assistendo al fenomeno del rinascimento dell’artigianato tradizionale legato al settore turistico. Le imprese artigiane, che un tempo erano considerate attività di nicchia, stanno riscoprendo un ruolo centrale nell’offerta turistica dell’isola. A tal punto da rendere la Sicilia prima nel rank nazionale sulle imprese artigiane nel settore turistico, che rappresentano oltre il 22% dell’artigianato dell’intera Isola.
Confartigianato cita i dati del sistema Excelsior di Unioncamere – ministero del Lavoro: “Nei tre mesi estivi di giugno, luglio e agosto le imprese della Sicilia dei servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici prevedono 22.270 nuove entrate, pari al 27,5% delle 81 mila previste dalle imprese di tutti i settori”. Rispetto al 2023, si segnalano anche “2.580 ingressi in meno (meno 10,4%)”. Il settore turistico siciliano comprende una varietà di imprese artigiane, con l’agroalimentare in testa (32,4% del totale), seguito da manifattura e servizi (22,2%), ristorazione (18,1%), bar e pasticcerie (9,3%), trasporto persone (10,7%) e abbigliamento (6,8%). Il “food and beverage” e l’ospitalità sono elementi fondamentali, ma la distribuzione delle imprese varia significativamente tra le diverse province.