Truffano un medico con un’infermità mentale, tre indagati a Castelvetrano

redazione

Truffano un medico con un’infermità mentale, tre indagati a Castelvetrano

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giovedì 25 Luglio 2024 - 08:51

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Trapani, al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Marsala, hanno dato esecuzione a 3 provvedimenti cautelari emessi dal G.I.P., il quale, in accoglimento di specifiche richieste avanzate dalla citata Procura, ha disposto il divieto di avvicinamento ed il contestuale sequestro preventivo per complessivi 174.350 euro nei confronti di tre soggetti indagati per i reati di circonvenzione di persone incapaci ed autoriciclaggio.

Nello specifico, le indagini preliminari, eseguite dai finanzieri della Compagnia di Castelvetrano hanno consentito, allo stato, di indagare su fatti che hanno determinato una colpa provvisoria a carico dei predetti soggetti i quali, approfittando dello stato d’infermità psichica nonché di fragilità e vulnerabilità di un facoltoso medico in pensione, non coniugato e senza figli, avrebbero sfruttato tale condizione per dilapidare il relativo ingente patrimonio in spese voluttuarie ed investimenti. In particolare, la prima indagata, con la promessa che avrebbe assistito per tutta la vita il professionista, si sarebbe fatta cointestare un conto corrente di quest’ultimo, dal quale avrebbe poi disposto alcuni bonifici a favore di se stessa per complessivi 55.000 euro; inoltre, allo stato delle indagini preliminari, avrebbe proceduto ad acquistare beni di lusso e a sostenere spese voluttuarie, grazie all’utilizzo indebito di alcune carte di credito del proprio “assistito”. Infine, avrebbe convinto quest’ultimo a sottoscrivere un atto mediante il quale si sarebbe fatta attribuire, a titolo di vitalizio, l’ingente somma di 464.513,91 euro.

Altro indagato, che risulta essere un cugino del medico, approfittando della particolare fragilità psichica del congiunto, si faceva rilasciare una procura speciale per operare su un conto corrente dal quale disponeva poi, in proprio favore, bonifici per complessivi 146.807,25 euro, successivamente reimpiegati in fondi di investimento ed in parte utilizzati per spese personali, tra cui l’acquisto di un autoveicolo. La presente attività investigativa, eseguita sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Marsala e culminata con l’esecuzione dei predetti provvedimenti cautelari, manifesta l’impegno del Corpo nel contrastare le condotte delittuose tipiche della criminalità economico-finanziaria, a difesa in modo particolare, come in questo caso, dei soggetti più fragili. Il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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