Il gup di Palermo Clelia Maltese ha condannato a 14 anni di carcere la sorella di Matteo Messina Denaro, Rosalia, accusata di associazione mafiosa aggravata e ricettazione. Il processo nei confronti della sorella maggiore del defunto boss castelvetranese si è svolto col rito abbreviato.
I pm De Leo e Padova avevano chiesto una pena ancora più severa, pari a 20 anni di reclusione.
La donna è in carcere da marzo del 2023. Fin dall’arresto, avvenuto il 3 marzo dello scorso anno, la Procura ha evidenziato il ruolo centrale che Rosalia Messina Denaro avrebbe avuto nella gestione della latitanza del fratello Matteo, aiutandolo a sottrarsi alla cattura e gestendo per suo conto la “cassa” della “famiglia” mafiosa e la rete di trasmissione dei ‘pizzini’, consentendo così al capomafia di mantenere i rapporti con i suoi uomini di fiducia durante la sua lunga latitanza. Nei pizzini indirizzati dal fratello, Rosalia veniva denominata “fragolone”. All’interno del covo di Campobello di Mazara sono stati rinvenuti alcuni tra questi messaggi cartacei, in cui si faceva riferimento alle condizioni di salute di Matteo Messina Denaro durante la latitanza. Dal ritrovamento di tali pizzini si ritiene che ci sia stata la svolta nelle indagini, che hanno portato all’arresto del boss il 16 gennaio del 2023 a Palermo, davanti alla clinica “La Maddalena”.