Il dialetto siciliano ora è tra le lingue che è possibile tradurre su Google. È questa l’ultima novità introdotta dal colosso statunitense: Google Translate ha infatti allargato il ventaglio di scelta delle lingue supportate. Per fare questo ha potuto contare non soltanto sul supporto dell’intelligenza artificiale, ma anche di un gruppo di linguisti palermitani. Stiamo parlando di Cademia Siciliana, una sorta di “Accademia della Crusca” del siciliano. L’associazione, nata nel 2016 in Florida e nel 2018 in Italia, ha lo scopo di salvaguardare la lingua siciliana tramite lo studio, la ricerca e l’attivismo.
Ai due fondatori, Salvatore Baiamonte, linguista di Palermo, e Paul Rausch, originario di San Biagio Platani, ma nato in Florida, oggi si sono affiancati una decina di volontari. I progetti in cantiere sono tanti: “Abbiamo inserito il siciliano nel Common Language Data Repository dell’Unicode – racconta -, abbiamo pubblicato la prima rivista interamente in siciliano, la rivista ufficiale dell’Unesco The Courier (Lu Curreri). Abbiamo anche tradotto Minecraft e l’applicazione di messaggistica istantanea Telegram. Abbiamo una nostra pagina su Wikipedia inglese”.