La truffa dello squillo

Davide Pellegrino

La truffa dello squillo

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martedì 14 Maggio 2024 - 06:30

E’ riconosciuta anche come wangiri: è tra i raggiri telefonici più utilizzati. La chiamata arriva dall’estero, la vittima non ha tempo di rispondere e richiama il numero sconosciuto. Ecco come difendersi e chi contattare in caso di inganno.

Rispondere al telefono e vedersi prosciugato il proprio credito. Viene chiamata Wangiri, ma è conosciuta anche come truffa dello squillo. E’ tornata di moda una pericolosissima quanto comune truffa telefonica, nata in Giappone, che consiste nel chiamare dall’estero un utente facendo solo uno squillo sul suo telefono, nel tentativo che poi richiami per sapere chi è. A quel punto, il truffatore spillerà i soldi presenti sulla sua sim, addebitando le spese della chiamata, in alcuni casi anche l’intero credito.

Stando a quanto si legge nella guida “Come difendersi dalle truffe – Wangiri o Pingcalls” pubblicata sul portale ufficiale di PosteMobile, il metodo utilizzato dai malintenzionati per mettere in atto la truffa consiste nell’effettuare squilli da numeri telefonici con prefisso estero, cosa che potrebbe indurre le ignare vittime a provare a richiamare.Al netto poi del consiglio di bloccare il numero chiamante sconosciuto, i prefissi più comuni sono +44 (Gran Bretagna), +216 (Tunisia), +53 (Cuba)+383 (Kosovo) e +373 (Moldavia).

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