Si terrà sabato 11 maggio, alle ore 18, un incontro tra la cittadinanza e il candidato alle Elezioni Europee Antonio Parrinello della Lista Libertà con Cateno De Luca, presso il comitato elettorale di via Francesco Crispi n. 50 a Marsala. Verranno illustrati i punti principali del programma elettorale, focalizzato sul rilancio dell’agricoltura, su cui Parrinello ha fondato il proprio percorso politico e professionale. Antonio Parrinello si è impegnato attivamente nella difesa dei diritti degli agricoltori siciliani, che lui stesso considera “eroi”, cercando soluzioni per contrastare gli speculatori e le lobbies industriali e valorizzare le eccellenze agroalimentari siciliane e il loro collocamento sui mercati internazionali.

Recentemente, in connubio con l’Associazione “I Guardiani del Territorio”, ha fatto proprie le istanze degli agricoltori, coinvolgendo il mondo istituzionale, politico, associazionistico e gli organi di stampa e redigendo una mole consistente di documenti, inviati al governo della Regione Sicilia, contenenti proposte attuabili a normativa vigente e individuando le risorse necessarie alla salvaguardia e rilancio dell’agricoltura siciliana.

Tra le sue battaglie più recenti, la certificazione dello stato di abbandono della Diga Trinità, affrontata insieme al gruppo parlamentare Sud Chiama Nord e al suo Leader, Cateno De Luca, è stata cruciale per attirare l’attenzione sulle sfide idriche che affliggono la regione. Non solo agricoltura nel vasto programma elettorale: “Per un’Europa Libera, Sostenibile e Attenta al futuro delle nuove generazioni”, recita lo slogan. Come chiarisce Parrinello, “non potrà esserci sviluppo sostenibile che non risponda alle necessità delle nuove generazioni”. È cruciale investire nella green economy e promuovere la collaborazione tra i governi, le istituzioni dell’UE e gli Stati membri per sviluppare strategie che favoriscano la transizione verso un’Europa sostenibile. Queste strategie includono l’economia circolare, la tutela dell’ambiente, e la riduzione della povertà, per rispettare la “Casa Comune” e tutti i suoi abitanti, di cui Papa Bergoglio parla nell’enciclica “Laudato si”.