Monumento ai Mille, Di Girolamo replica a Grillo: “Nel 2016 dirigenti certificarono la sicurezza statica dell’immobile”

redazione

Monumento ai Mille, Di Girolamo replica a Grillo: “Nel 2016 dirigenti certificarono la sicurezza statica dell’immobile”

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sabato 04 Maggio 2024 - 06:45

L’ex sindaco Alberto Di Girolamo torna sulla questione del Monumento ai Mille di Marsala, da tempo chiuso al pubblico e nei giorni scorsi al centro di alcuni servizi di testate nazionali.

In particolare, Di Girolamo chiarisce alcuni passaggi a proposito di quanto affermato dal sindaco Grillo sulle motivazioni alla base della chiusura del sito culturale (“è stato inaugurato senza il certificato di agibilità, quindi non poteva essere aperto al pubblico”), che era stato completato e aperto nel 2016 dalla Giunta Di Girolamo.

“Dopo le pesanti critiche che il sindaco ha ricevuto anche dalla stampa e televisione nazionale, per come è tenuto il Monumento ai Mille, chiuso, abbandonato e nel degrado più assoluto, da quasi quattro anni e non da pochi mesi, il sindaco come al solito cerca di addossare la sua responsabilità della chiusura e del degrado, alla precedente amministrazione per averlo inaugurato, secondo lui, non in sicurezza e facendo correre dei rischi ai cittadini. Ebbene mi corre l’obbligo di rassicurare tutti, che nessuno ha corso alcun pericolo nei tanti locali aperti da noi”.

Di Girolamo rivendica che la sua amministrazione riuscì a completare l’opera, su cui era stata posta la prima pietra nel 1986 (con un altro progetto, redatto dall’architetto Mongiovì) e spiega che “i dirigenti comunali hanno redatto e sottoscritto un documento, che dovrebbe essere agli atti del comune, in cui asserivano della “sicurezza statica” dell’immobile”.

“Con questo certificato, l’11 maggio del 2016 – sottolinea ancora l’ex sindaco – è stato inaugurato e fatto fruire ai marsalesi e ai turisti fino alla fine del mio mandato, tranne per qualche mese quando tutta l’Italia era stata chiusa per il covid. Inoltre era stata bonificata tutta l’aria attorno, che negli anni era diventata una discarica a cielo aperto, zona di spaccio e uso di droghe, oltre che campo nomadi. Dall’insediamento dell’amministrazione Grillo, il monumento è stato chiuso, abbandonato, lasciato all’incuria e ai vandali e ridotto in un degrado più assoluto. Chissà quanti soldi e mesi o anni ci vorranno per renderlo di nuovo fruibile, nel frattempo anche i turisti giustamente non fanno altro che parlarne male”.

L’affondo di Alberto Di Girolamo si estende, più in generale, all’utilizzo delle opere pubbliche a Marsala: “La mia amministrazione ha aperto, oltre al Monumento ai Mille, il palazzo Grignani, dove avevamo allocato la pinacoteca, anche questa chiusa; la piscina, dopo averla messa in sicurezza, sistemato i bagni, sostituito il telo della vasca, è stata chiusa e abbandonata sempre da questa amministrazione. Anche per la piscina chissà quanti soldi e quanti mesi o anni ci vorranno per rifarla funzionare. Abbiamo aperto anche palazzo Fici e usato per tante attività culturali e turistiche. Nel 2018 abbiamo presentato alla regione un progetto di “museo del vino” che è stato approvato e finanziato. Il sindaco Grillo da qualche anno e forse più, continua a promettere che presto lo inaugurerà, rinviando la data di stagione in stagione. Chissà quando sarà fruibile, forse alla vigilia delle prossime elezioni comunali. Dopo circa 14 anni di chiusura abbiamo riaperto anche “il palazzetto dello sport” che sta ancora funzionando, per fortuna. Potrei continuare, la casetta dell’acqua in piazza del Popolo, il sindaco ha chiuso anche questa. I bagni di piazza Marconi con noi funzionavano, chiusi anche questi, per non parlare delle varie fontane, di Villa Cavallotti che si trova nel degrado più assoluto oltre che spesso è chiusa, dei giardini di piazza Marconi. Praticamente noi abbiamo aperto e fatto fruire “in sicurezza” tanti immobili adibiti a centri culturali e turistici, l’attuale sindaco ha chiuso tutto, tranne il palazzetto dello sport, e dopo quasi quattro anni che amministra la città, non solo continua a mantenere tutto chiuso e nel degrado più assoluto, ma cerca di addossare ad altri la sua incapacità amministrativa, come al solito e continua a promette che nel futuro farà, cioè nuove promesse elettorali. Nel frattempo non solo i marsalesi non hanno niente da visitare e la città sembra un deserto, ma soprattutto i turisti rimangono sconcertati dal degrado della città e dalla chiusura dei tanti immobili pubblici di pregio, che potrebbero essere utilizzati come lo erano prima, a beneficio di tutti e soprattutto dei turisti. Egregio signor sindaco dopo quasi quattro anni che amministra la città, si assuma ogni tanto le sue responsabilità, non scarichi sulla precedente amministrazione o sugli assessori che ha fatto fuori politicamente dopo aver preso i loro voti. Parli di meno, faccia meno annunci e meno promesse, faccia di più, se ci riesce. Sarà difficile, ma ci provi”.

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