A Marettimo torna la regista che raccontò in docufilm l’emigrazione dei pescatori egadini, premio a Alina Marazzi

redazione

A Marettimo torna la regista che raccontò in docufilm l’emigrazione dei pescatori egadini, premio a Alina Marazzi

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mercoledì 01 Maggio 2024 - 07:00

A Marettimo il 27 aprile 2024 si sono intrecciate due occasioni che casualmente lo hanno reso un giorno speciale. Il 27 aprile del 1988, infatti, nasceva l’Associazione CSRT- Marettimo, quella che nello stesso giorno ma trentacinque anni dopo, ha accolto di nuovo la regista Alina Marazzi arrivata sull’isola nel 1990 per lavorare al suo primo lavoro da cineasta. Il connubio tra i giovani fondatori dell’Associazione e la regista produsse il docufilm “L’America me l’immaginavo” che ancora oggi si distingue per l’autenticità del tema trattato: l’emigrazione dei pescatori di Marettimo in California. Il documentario prese spunto dalla mostra fotografica “Marettimo di qua e di là dal Mare” curata dall’Associazione di Marettimo e così battezzata dallo scrittore Vincenzo Consolo.

Alina Marazzi con precisione inquadra il ruolo delle donne marettimare individuando alcuni aspetti che mettono bene a fuoco le dinamiche socio-antropologiche della comunità isolana.Con la collaborazione di Salvatore Torrente, un giovane videomaker autodidatta dell’isola, il film si fece documento visibile del tempo dei Marettimari, uno scorrere del ritmo dell’esistenza non solo della comunità ma di chi, anche solo per una volta, è passato dall’isola. L’America me l’immaginavo” fu presentato a Marettimo la prima volta nell’estate del 1991, successivamente vinse un premio al Garda Film Festival e nell’ottobre del 1992 fu proiettato a Monterey in California nell’ambito delle celebrazioni del “Columbus Day” per i 500 anni della scoperta dell’America.

Dopo 35 anni, onorati dal ritorno di Alina Marazzi e di tanti amici che allora contribuirono alla realizzazione del docufilm, lo stesso è stato visionato dalla partecipazione di un pubblico numeroso ed entusiasta che ha affollato il salone dell’oratorio gentilmente concesso dalla parrocchia di Marettimo. Amici vecchi e nuovi insieme alla regista si sono fatti testimoni di un racconto che ha trovato una vita nuova attraverso la presenza degli allievi della Marazzi del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo con il quale si è costituito un importante sodalizio. Una buona collaborazione che offrirà interessanti opportunità all’Associazione CSRT- Marettimo che è anche sede del Museo del Mare, delle Attività, Tradizioni Marinare e dell’Emigrazione; cooperazione assicurata dalla direttrice artistica del corso Costanza Quatriglio e dal direttore Ivan Scinardo.

La direttrice Costanza Quatriglio, autrice del film “L’Isola“, girato a Favignana, non potendo essere presente all’evento, ha voluto salutare i presenti con questo messaggio: “Un caro abbraccio a Marettimo, isola che – voi sapete – sento casa da sempre. L’occasione di coniugare il lavoro dell’Associazione CSRT Marettimo con quello del Centro Sperimentale di Cinematografia è sorprendente: Alina Marazzi, una regista dalla straordinaria sensibilità e capacità di cucire e riannodare storie e tempi fa ritorno dopo molti anni, ne parla con gli allievi e le allieve della classe del CSC dove tiene un corso e così tutto si intreccia. Pensare la vita e il cinema con lo stesso ardore significa anche questo: sapere ascoltare le occasioni che la vita ci offre per condividere, conoscere e crescere. Sono molto felice che siate tutti lì, vi ringrazio per l’ospitalità che avete riservato ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze, che filmeranno questo momento unico e irripetibile. Vorrei essere con voi e sentire il vento di Marettimo e l’odore del mare. Sarà una bellissima serata”.

Durante la serata alla regista Alina Marazzi è stai consegnato da Laura Lodico, presidente dell’Associazione, con il supporto di Vito Vaccaro e Luigi Ialuna, storici fondatori e componenti dell’Associazione il Premio “Marettimo di qua e di là del Mare” con la seguente motivazione: “Ad Alina Marazzi per avere iniziato a Marettimo un dialogo intimo con il mondo delle donne. Ogni gesto, ogni loro parola, tessuta insieme alle immagini, ha dato vita ad un racconto che si ancora nell’anima dell’isola dove l’autenticità si intreccia al sacrificio. Profondamente grati alla regista de L’AMERICA ME L’IMMAGINAVO per avere dato valore al nostro archivio fotografico e aggiunto bellezza alla memoria di cui ci facciamo custodi.”L’evento, combinazione di gioia e festa per la comunità, ha toccato un momento di grande emozione quando il ricordo di Leonardo Sercia, Anita Maiorana Ferrante e tanti amici scomparsi ha suggellato una grande verità: a Marettimo il tempo entra nella vita della comunità diversamente che altrove”.

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