Terroir Marsala, al Vinitaly un viaggio tra passato e futuro (con il Museo del Vino)

redazione

Terroir Marsala, al Vinitaly un viaggio tra passato e futuro (con il Museo del Vino)

Condividi su:

martedì 16 Aprile 2024 - 08:49

Marsala, celebre per la sua storia vinicola e la sua terra fertile, ha brillato al Vinitaly di Verona con un affascinante talk show dedicato al Terroir Marsala. Il Presidente e il vice presidente del Consorzio per la Tutela del Vino Marsala Doc, Benedetto Renda e Roberto Magnisi, insieme al Master of Wine Pietro Russo, “marsalese doc”, hanno guidato il pubblico alla scoperta dei segreti e dell’adattabilità del vino Marsala, evidenziando il legame con il vitigno Grillo e offrendo spunti interessanti sulla sua ricchezza contemporaneità. Durante l’evento sono stati offerti in degustazione un Marsala Doc Vergine e un Marsala Doc Superiore, due tipologie che rappresentano l’autenticità, la tradizione e la versatilità del vino più famoso al mondo.

“Il territorio di Marsala è un vero e proprio scrigno di tesori vitivinicoli che ne fanno una delle località più importanti per la produzione del vino Marsala. Insieme al Master of Wine Pietro Russo abbiamo esplorato i segreti del Terroir Marsala e degustato la ricchezza, la versatilità e la contemporaneità del nostro vino, senza mai compromettere l’autenticità e la tradizione che lo contraddistingue”, ha dichiarato il Presidente, Benedetto Renda. E ha continuato confermando Pietro Russo “ambasciatore del vino Marsala nel mondo”. Il talk è stato caratterizzato da un incedere di domande e risposte tra Roberto Magnisi e Pietro Russo, il quale ha sottolineato come “… il vino Marsala è un vero e proprio camaleonte enologico, capace di adattarsi a molteplici occasioni d’uso e di abbinamenti culinari. Dall’aperitivo al dolce, passando per antipasti, primi, secondi e formaggi, il Marsala dimostra la sua versatilità e la sua capacità di valorizzare ogni piatto e soddisfare ogni palato. Un vero tesoro della tradizione enologica siciliana, da scoprire e apprezzare in tutte le sue sfumature”.

Infine, è stato presentato il Museo del Vino di Marsala, intitolato a John Woodhouse e dedicato alla memoria di Marisa Leo, vittima di femminicidio e attivista contro la violenza di genere. Il sindaco di Marsala, Massimo Grillo e il consigliere della Strada del Vino di Marsala, Stefano Caruso, hanno illustrato i dettagli del Museo, che rappresenta un ponte tra passato e futuro del vino siciliano. Secondo Grillo, il Museo, che sarà inaugurato il 12 maggio prossimo, rappresenta “… un contenitore multimediale e sensoriale, un luogo unico dove passato e futuro della tradizione enologica si incontrano. La tradizione rurale-contadina ed enologica di Marsala è pertanto la vera protagonista del Museo che, in prospettiva, svilupperà un sistema di marketing territoriale che avrà nella cultura del vino il suo filo conduttore”.

Conclude Stefano Caruso, intervenuto per conto del Presidente Lombardo: “Marsala, finalmente, avrà il proprio Museo del Vino, nello storico Palazzo Fici, già sede dell’Enoteca della Strada del Vino di Marsala – Terre D’Occidente. Il Museo consentirà al visitatore di “fare un viaggio” nel vino Marsala e di immergersi in un’avventura sensoriale che si concluderà con la possibilità di prenotare le visite nelle cantine delle aziende associate, per poter conoscere e degustare le diverse tipologie di Marsala ed i rinomati ed apprezzati vini del territorio. Una sinergia importante, quella tra il Consorzio, la Strada del vino e il Comune di Marsala, che porterà i suoi frutti in termini di enoturismo e racconto del territorio e delle sue eccellenze“. Con il Vinitaly 2024, il Marsala si conferma protagonista nel panorama vitivinicolo internazionale, affermando la propria capacità di adattarsi alle tendenze del mercato globale senza mai perdere di vista le proprie radici.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta