Ci sono novità per quanto riguarda l’esenzione ticket in ambito sanitario e che potrebbero migliorare l’accesso alle cure alle fasce senza reddito. Già nel 2012 in Sicilia sono cambiate le regole per ottenere l’esenzione dalla quota di partecipazione alla spesa sanitaria in base alla condizione economica degli utenti. Il decreto n. 18 della legge finanziaria del 9 maggio 2017, aveva superato la discriminazione tra soggetti disoccupati – ovvero coloro che sono iscritti nei centri per l’impiego e che hanno in precedenza svolto un lavoro subordinato – e soggetti inoccupati, cioè quelli che non sono mai entrati nel mondo del lavoro.
Lo stesso anno, il Consiglio comunale di Marsala, su proposta degli allora consiglieri Coppola, Sinacori, Vinci, Sturiano, Alagna, Chianetta, Galdano, Gandolfo, Nuccio, Genna e Rodriquez, aveva sottoposto all’attenzione dell’Assessorato alla Salute quanto segnalato dall’ufficio rilascio ticket per reddito del Distretto Socio-Sanitario Marsala-Petrosino diretto da Luca Fazio, che in base all’articolo 19 del d. lgs. n. 150/’15, sia venuta meno la distinzione tra occupato e inoccupato e che la Regione aveva inserito l’articolo 18 “esenzione ticket inoccupati” prevedendo una copertura finanziaria di 3mila euro per l’esercizio finanziario 2017. Anche il Ministero, con parere del luglio 2022, è dello stesso avviso: l’esenzione ticket va riconosciuta anche a chi non ha mai intrapreso una carriera lavorativa. E’ però dal 2018 che deputazione regionale e sindacati chiedono un intervento d’urgenza per il riconoscimento di tale importante diritto, senza che il Governo regionale intervenga.
Adesso, il Consiglio comunale di Sala delle Lapidi torna ad intestarsi l’iniziativa dell’attuazione dell’esenzione per le spese sanitarie con una mozione (primo firmatario l’esponente Flavio Coppola) per fare in modo che il sindaco Massimo Grillo, il Presidente dell’Assise Civica Enzo Sturiano e il Presidente della competente commissione Nicola Fici rappresentino con urgenza – visto che le esenzioni per reddito scadranno in tutta Italia il 31 marzo di questo mese – ai parlamentari trapanesi Turano, Pellegrino, Bica, Safina e Ciminnisi, nonchè ai parlamentari eletti nei seggi cittadini (come Marta Fascina, Russo e Faraone) di farsi carico di sollecitare il decreto di attuazione nell’isola chiarendo il più possibile l’uguaglianza, in tal senso, tra occupati e inoccupati (iscritti negli ex uffici di collocamento al 31 dicembre 2016 e con reddito familiare loro non superiore a 8.263,31 euro aumentato in base al familiare a carico o in presenza di coniuge separato).