Altavilla Milicia, anche la figlia di Barreca coinvolta nella morte della madre e dei fratelli

redazione

Altavilla Milicia, anche la figlia di Barreca coinvolta nella morte della madre e dei fratelli

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venerdì 16 Febbraio 2024 - 15:51

I sospetti dei giorni scorsi hanno trovato conferma e il quadro in cui è maturata la “mattanza” di Altavilla Milicia si arricchisce, tristemente, di un nuovo, agghiacciante elemento. Come si temeva, anche la 17enne figlia di Giovanni Barreca ha partecipato attivamente ai riti e alle torture che hanno portato alla morte della madre e dei fratelli Kevin ed Emanuel. La ragazza era stata fermata il 14 febbraio su disposizione della Procura per i minori di Palermo, guidata da Claudia Caramanna. A confermare il suo coinvolgimento è stato il procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, che coordina le indagini sul triplice delitto e che ha inviato tutti gli atti ai colleghi palermitani della Procura dei minori che l’hanno interrogata due giorni fa. Ai magistrati, la ragazza ha rilasciato dichiarazioni spontanee, rivelando il suo pieno coinvolgimento nei fatti.

La 17enne figlia di Giovanni Barreca, è accusata di concorso in omicidio, ma anche di aver partecipato all’occultamento del cadavere della madre.

Il resoconto fornito dalla giovane agli inquirenti riguarda il suo “contributo personale fornito in relazione alle torture subite dalla madre e dai fratelli – spiega la Procura dei minori -, alle loro atroci sofferenze e all’agonia fino alla morte”, ma anche le modalità con le quali è stato incendiato il cadavere della donna. I resti di Antonella Salamone, moglie di Barreca e madre anche di Kevin ed Emanuel, sono stati successivamente seppelliti.

La ragazza era convinta che nell’abitazione vi fossero già da anni “dei demoni” e che questi fossero responsabili di alcune vicende accadute ai componenti della sua famiglia. Da qui la necessità di “scacciare” quelle presenze sia dalla madre che dal piccolo Kevin, fratello 16enne della ragazza.

Per il triplice omicidio sono in carcere anche Sabrina Fina e Massimo Carandente, la coppia di palermitani che secondo la Procura di Termini Imerese sarebbe stata protagonista con Barreca del triplice delitto, determinato da un fanatismo religioso che ha portato a un excalation di crudeltà e violenza nella villetta di Altavilla Milicia.

“Quando ci siamo trovati sulla scena della terribile tragedia è stato uno dei momenti più toccanti della mia vita – ha affermato oggi in conferenza stampa il procuratore Ambrogio Cartosio -. Vedere il cadavere di un ragazzo di 15 anni e di un bambino di cinque ridotti in quelle condizioni non è uno strazio che è possibile raccontare senza emozionarsi”.

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