“A Marsala scarseggia l’acqua”, scatta l’ordinanza

redazione

“A Marsala scarseggia l’acqua”, scatta l’ordinanza

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giovedì 15 Febbraio 2024 - 17:20

Le scarse piogge di questi mesi, con la siccità che mette in ginocchio soprattutto il settore agricolo e riduce le falde acquifere, impongono il divieto di utilizzo dell’acqua comunale per usi diversi da quello alimentare, domestico ed igienico. A Marsala c’è un’ordinanza sindacale firmata da Massimo Grillo a fronte dei cambiamenti climatici e delle scarse precipitazioni, tale per cui si impone, su tutto il territorio comunale di Marsala, fino al prossimo 31 ottobre, un rigoroso contenimento del consumo della risorsa idrica, sempre più ridotta e ad esaurimento.

“Occorre prevenire possibili emergenze che potrebbero crearsi a seguito di un incremento di domanda di acqua nei prossimi mesi. Situazione che, tra l’altro, potrebbe aggravarsi nel corso dei mesi estivi, tenuto conto delle ricorrenti ondate di caldo e dell’aumento delle utenze correlato a quello dei turisti”, afferma il primo cittadino. La gravità della situazione idrica regionale, nei giorni scorsi, era stata rappresentata dall’A.T.I. Trapani, concludendo sull’importanza di informare i cittadini. Da qui l’obbligo di risparmiare la risorsa idrica dell’Acquedotto comunale e vietarla per irrigare ed innaffiare orti, giardini e prati; lavare cortili, piazzali e veicoli; riempire fontane, vasche e piscine su aree private.

L’uso dell’acqua per esigenze di lavoro (come i lavaggi) o per fini produttivi è consentito solo in presenza di pozzo privato. Nel provvedimento si fa anche obbligo di riparare perdite, anche minime, di rubinetti, sciacquoni, di utilizzare l’acqua di lavaggio di frutta e verdura per innaffiare le piante, utilizzare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico, chiedere il rubinetto mentre ci si lava i denti. A tal fine va ricordato che il 40 % dell’acqua potabile si utilizza per gli scarichi dei servizi igienici, per una doccia di 5 minuti sono necessari 60 litri di acqua e per riempire una vasca da bagno ne occorrono il doppio; azionando gli elettrodomestici a pieno carico si risparmiano dagli 8.000 agli 11.000 litri all’anno.

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