Itaca Chiama Sanremo_ quarta serata duetti. I voti e i commenti di Martina Cascio

redazione

Itaca Chiama Sanremo_ quarta serata duetti. I voti e i commenti di Martina Cascio

Condividi su:

sabato 10 Febbraio 2024 - 10:48

Ieri sera, su Raiuno e in Mondovisione, è andata in scena la quarta serata del Festival di Sanremo, 74° storico Festival della Canzone Italiana, ospitato dalla città ligure e anche quest’anno presentato da Amadeus per la sua quinta conduzione consecutiva. Per la quarta serata Amadeus è stato affiancato alla conduzione dall’attrice e ballerina Lorella Cuccarini.

A votare e commentare la quarta serata, quella dei duetti, è Martina Cascio, la giovane interprete che è diventata nota grazie alla vittoria della terza edizione di “Tali e quali show” condotto da Carlo Conti. Cresciuta con le canzoni di Mina, si accosta alla musica soul, blues, r&b, gospel, jazz. Laureata al Conservatorio è insegnante di canto alla Vocal Academy di Petrosino.

Sangiovanni con Aitana – Farfalle/ Mariposas. Voto 5.

Cover ruffiana e accattivante, arrangiamento super moderno. Sono giovani e si sente.

Annalisa con La rappresentante di Lista e il coro Artemia – Sweet Dreams. Voto 8.

Annalisa e La Rappresentante insieme sono spaziali. Questa è la conferma che Annalisa può cantare ben altro ancora. Il coro ha dato un valore aggiunto a tutto. Armonizzazioni perfette. Brano non stravolto.

Rose Villain con Gianna Nannini – Medley Nannini. Voto 6.

Rose Villain, menomale per te che hai accanto un mostro sacro che ha saputo illuminarti. Ma sei realmente così o il tuo è un personaggio? Medley ribelle e provocante con un finale dolce e commovente. Le armonizzazioni però le curerei un po’ di più! Un bel karaoke!

Gazzelle con Fulminacci – Notte prima degli esami. Voto 5.

Attenzione a toccare questo brano perché appartiene al cuore di tutti. Apprezzo il coraggio. Arrangiamento super.

The Kolors con Umberto Tozzi – Medley Tozzi. Voto 7.

Stash è magnetico e canta bene. Il medley è studiato bene ma non benissimo e Umberto Tozzi è in gran forma fisica, vocalmente forse un po’ meno ma le sue canzoni sono pezzi di cuore. Che grinta i due insieme!

Alfa con Roberto Vecchioni – Sogna ragazzo sogna. Voto 9.

Una delle canzoni più belle del grande Vecchioni di cui noi italiani andiamo particolarmente fieri. Un elogio alla vita. Alfa, sei giovane ed entusiasta e prometti molto bene. Apprezzo principalmente il tuo buon gusto. Non ti omologhi ai tuoi giovani colleghi. Hai fatto tuo il brano aggiungendo le tue parole fresche e sincere. Io ho pianto.

Bnkr44 con Pino D’Angiò – Ma quale idea. Voto 5.

Che idea! Idea della quale probabilmente potevamo fare a meno! Ma perché ho la sensazione che la risentiremo? Siete divertenti e ci avete fatto ballare. Pino D’Angio però tanta roba!

Irama con Riccardo Cocciante – Quando finisce un amore. Voto 7.

Irama vuole soffrire, vuole cantare e soffrire e ormai sa farlo e pure bene! Però ha accanto una delle voci più belle del panorama italiano che emoziona in un modo particolare e unico. Il connubio delle due voci non mi entusiasma più di tanto ma Irama mi piace perché è vero.

Fiorella Mannoia con Francesco Gabbani – Che sia benedetta/Occidentali’s Karma. Voto 8.

Siamo tornati al Sanremo 2017? Che sia benedetta rappresenta una preghiera, una canzone che la Mannoia ci ha donato e che adoriamo. Un messaggio che ha voluto condividere con Francesco Gabbani che con la sua Occidentali’s Karma, ha tanto da dire, per fortuna! Che sollievo sapere che ci sono. Sono forti, ancora di più insieme!

Santi francesi con Skin – Hallelujah voto 10. L’impronta di Skin c’è e si sente. Che bomba! Questa è una super cover. Interpretazione viscerale. Voci bellissime che si sposano alla grande.

Ricchi e Poveri con Paola & Chiara – Sarà perché ti amo/Mamma Maria. Voto 4.

3 2 1 Auguri! Con l’aggiunta del coro da stadio! Sto volando, quando finisce? Va bene ma non tutta la vita!

Ghali con Ratchopper – Italiano vero/medley. Voto 8.

Ghali ha stile e anche nella serata delle cover il suo messaggio è chiaro: siamo tutti fratelli. Italiano vero arrangiamento con archi straordinario.

Clara con Ivana Spagna e il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino – Il cerchio della vita. Voto 4.

Clara, che onore cantare con Ivana Spagna una delle canzoni più sognanti di sempre. Sei bella ma non balli.

Loredana Berté con Venerus – Ragazzo mio. Voto 5.

Loredana un po’ sottotono, poco convincente, forzata e anonima. Apprezzo la voglia di portare il rock sul palco dell’Ariston.

Geolier con Guè, Gigi D’Alessio e Luchè – Strade/Medley. Voto 2.

Io conosco il napoletano di Pino Daniele, le mie orecchie non sono programmate per ascoltare altro.

Angelina Mango con il Quartetto d’archi dell’Orchestra di Roma – La rondine. Voto 10.

Aspettavamo tutti questo momento. Angelina ha voluto ricordare suo padre e lo ha fatto con un’eleganza e una sensibilità da vera fuoriclasse. Che arrangiamento pazzesco! Standing ovation calorosa, Mango vivrà nei nostri cuori attraverso lei che però mantiene un suo stile!

Alessandra Amoroso con Boomdabash – Medley. Voto 5.

Questo medley fa venire la confusione, tanta roba messa insieme in maniera poco armoniosa. Loro sono giovani e belli e gli si perdona tutto, o quasi. Complessivamente è una cosa vista e rivista.

Dargen D’amico con BabelNova Orchestra – Omaggio a Ennio Morricone. Voto 6.

Ci vuole più coraggio a essere brutti. A essere belli e bravi siamo bravi tutti. Ha tanto da dire, ma musicalmente lo dice tiepidamente.

Mahmood con Tenores di Bitti – Come è profondo il mare. Voto 5.

Ci vuole sempre un certo rispetto per cantare certi brani, non dico che Mahmood non lo abbia avuto ma ha snaturato l’intenzione e l’intensità del grande Lucio Dalla.

Mr. Rain con Gemelli DiVersi – Mary. Voto 7.

È un lavoro riuscito. Mr. Rain ha puntato sulla nostalgia e c’è riuscito.

Negramaro con Malika Ayane – La canzone del sole. Voto 7.

Sono riusciti a dare nuova vita ad un brano di Lucio Battisti super abusato. Con semplicità e freschezza. I Negramaro riescono a portarti nel loro mondo sempre.

Emma con Bresh – Medley Tiziano Ferro. Voto 6 1/2.

Emma è migliorata notevolmente in questi ultimi anni, la sua voce è più aggraziata e controllata e questo giova nelle performance live. Non ho apprezzato molto la scelta del medley ma è stato comunque fatto bene.

Il Volo con Stef Burns – Who wants to live forever. Voto 10.

Nulla da dire, sono dei performer strepitosi, salgono sul palco e spaccano anche se cantano la lista della spesa lasciando sempre tutti a bocca aperta. Ormai è chiaro, il nostro Ignazio è una spanna sopra gli altri, chissà cosa avrebbe fatto da solo, senza dubbio qualcosa di sensazionale!

Diodato con Jack Savoretti e Filippo Timi – Amore che vieni, amore che vai. Voto 9 1/2.

Diodato non si tocca. Il suo estro creativo è spiazzante, la sensibilità con la quale canta lascia senza fiato. Lo definisco un cantante principe! Viva Fabrizio De André.

La Sad con Donatella Rettore – Lamette. Voto 3.

Dai, almeno si sono divertiti.

Il Tre con Fabrizio Moro – Medley Fabrizio Moro. Voto 7.

Che meraviglia Fabrizio Moro. Brani di un’intensità disarmante. Cantato bene anche da Il Tre che rimane però un po’ all’ombra.

BigMama con Gaia, La Nina e Sissi – Lady Marmalade. Voto 8.

Belle ragazze e ancor più belle le voci. Tra tutte quella di Sissy che emerge in mezzo alle altre. BigMama però ha carattere ed è sexy!

Mannini con Ermal Meta – Non mi avete fatto niente. Voto 7 1/2.

Dove c’è Ermal Meta c’è emozione. Però avrei osato di più con altre sue canzoni.

Fred De Palma con Eiffel 65 – Medley Eiffel 65. Voto 7.

Fred De Palma è figo quando non canta le sue canzoni! Bravo! L’ho apprezzato molto. Il Medley è coinvolgente e viene voglia di ballare! Gran finale!

Renga e Nek – Medley Renga e Nek. Voto 8 1/2.

Chi non ha cantato mente. Mi piace questo duo che si è creato negli anni, due belle voci, due artisti di cui la musica italiana ha ancora bisogno. Finale top!

Condividi su:

Un commento

  1. Non sono molto d’accordo sul giudizio e la vautazione( 5) per l’esibizione su Mahmood con Tenores di Bitti – a proposito del brano “Come è profondo il mare”. Che qui riporto testualmente:
    “Ci vuole sempre un certo rispetto per cantare certi brani, non dico che Mahmood non lo abbia avuto ma ha snaturato l’intenzione e l’intensità del grande Lucio Dalla. ”
    Ti rispondo con le tue stesse parole, e vale anche per te che ci vuole sempre un certo rispetto quando si ascolta per esempio il canto a tenores,( che non citi nemmeno). Dovresti approfondire la tua conoscenza musicale. Anche nel lessico, e spiegare come e perché il cantante abbia snaturato “l’intenzione e l’intensità” del grande Lucio Dalla (spero che non sia solo una questione di gusto, che non si discute. Difficile dimostrarlo invece con altri parametri, che dovrebbero riguardare oltre la preparazione musicale, anche l’originalità nel processo creativo, che spesso non viene preso in considerazione a causa delle innumerevoli incrostazioni stratificate negli anni e difficili da rimuovere. Personalmente, avendolo conosciuto, Lucio Dalla avrebbe sicuramente apprezzato questa interessante interpretazione, primo perché lui stesso amava tutte le isole, e il mare è il suo paradigma, secondo perché avrebbe condiviso il connubio della voce di Mahmood con la ” sacralità del canto a Tenores ( dichiarato dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità), avrebbe emozionato persino Dalla. Le radici del passato s’incontrano con il presente e questa testimonianza rimarrà nella storia e nella cultura musicale di tutta l’umanità. Come è profondo il mare, quanto è superficiale l’uomo.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta