Il Segretario del PD di Marsala: “Non mi sono dimesso, sono stato sfiduciato”

redazione

Il Segretario del PD di Marsala: “Non mi sono dimesso, sono stato sfiduciato”

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giovedì 08 Febbraio 2024 - 11:51

Con una nota a firma della segreteria e del direttivo del Circolo PD di Marsala, si annuncia che i componenti dell’organismo si sono dimessi in toto. “Dopo un lungo periodo di stasi e d’inerzia, caratterizzato sia dalla totale mancanza di un’incisiva e puntuale opposizione alla giunta di Grillo, che mostrava fin da quando ha preso il “potere” tutte le sue incapacità amministrative e gestionali, e sia dall’inesistente presenza del partito sul territorio, il congresso si è reso necessario soprattutto nei confronti degli iscritti e degli elettori che ci avevano dato la fiducia. Lo scopo del congresso era quello di avere un gruppo dirigente all’altezza del nuovo corso del Pd, che poi verrà inaugurato con l’investitura democratica, attraverso le primarie, con l’elezione di Elly Schlein – scrivono nel documento di dimissioni -. Purtroppo il suo esito, non è stato quello auspicabile per tutti”.

Dopo poche ore dalla notizia ufficiale, il segretario cittadino del PD, Paolo Pace, ha replicato (?!) alla nota del direttivo del partito fino a ieri da lui diretto. “Chiariamo – afferma l’ormai ex segretario, fuori dal politichese – del comunicato esitato dal Direttivo e dalla Segreteria del PD marsalese: il segretario Paolo Pace non si è dimesso. E’ stato sfiduciato dal Direttivo perché, anzitempo, ha intuito, una coazione a ripetere. Ovvero il ripetere, in automatico, errori politici del passato. Quali? Il riproporre alla Città una linea politica e un gruppo che se ne fa interprete che la Città stessa, i cittadini marsalesi stessi avevano bocciato, senza alcuna remissione. E per di più, con modalità depotenziata, considerando che l’ex collega, ex sindaco, da più di tre anni fa partito a sé. Ritorna la vetusta abitudine di non apprendere e, aggravante, non trarre profitto dagli errori commessi. Adesso a Marsala si profila un esperimento politico ovvero la creazione di un Partito di casa propria (Pdcp) considerando che non stati accettati gli sforzi del Segretario di integrare ed includere le altre sensibilità del Pd marsalese. Appare chiara la volontà di coltivare il principio dell’ autosufficienza. Mi sento davvero sollevato da questa sfiducia accordatami. Sollevato perché adesso potrò dedicarmi con maggiore libertà alla promozione e valorizzazione delle migliori energie politiche e culturali della mia Città che, dopo trent’ anni, mi ha riaccolto. Due, tra le tante: il talento e la generosità politica dell’ amico Daniele Nuccio che questa Città sta riponendo nel cassetto e poi il Festival 38° Parallelo che tanto lustro a livello nazionale sta dando alla nostra Città che molti vorrebbero in connotazione paesana come il recente sfregio del Teatro Sollima dimostra – continua Pace -. Non ultimo: il seme politico che ho contribuito a porre a dimora incontrandoci periodicamente con gli amici di Europa Verde, 5 stelle, Rifondazione Comunista e Partito Socialista al fine di perseguire un obiettivo d’ amore per la nostra Marsala: creare una seria, libera ed efficiente alternativa politica al triste decadentismo dell’ Amministrazione Grillo, scevra da interessi di ristretti gruppi”.

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