Rivolta al Centro Migranti di Milo, Venuti (PD): “Azione del Governo Meloni fallimentare”

redazione

Rivolta al Centro Migranti di Milo, Venuti (PD): “Azione del Governo Meloni fallimentare”

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giovedì 25 Gennaio 2024 - 13:26

Rivolta al Cpr di Milo che ospita immigrati. Per impedire il rimpatrio dei loro connazionali – per via di un provvedimento adottato per ventinove tunisini che dovevano lasciare il Centro trapanese – un gruppo di nord-africani ha dato vita ad una rivolta danneggiando l’arredo della struttura.

Alle 14.20 circa di ieri gli ospiti hanno accatastato materassi e scatole appiccando il fuoco. Le fiamme si sono propagate tanto da richiedere l’intervento di Vigili del Fuoco e Polizia per spegnere l’incendio e fermare i rivoltosi.

In merito è intervenuto il segretario provinciale del PD, Domenico Venuti: “La rivolta al Cpr di Milo è l’ennesima dimostrazione dell’azione fallimentare del Governo Meloni nella gestione dell’immigrazione. Dalle informazioni in nostro possesso, il Cpr ha subito notevoli danni e la rivolta è stata sedata dalle forze dell’ordine che hanno provveduto al trasferimenti di alcuni ospiti. Molte delle persone che oggi sono ospiti dei Cpr e che vivono in un sistema di carcerazione ingiustificata prima del decreto Cutro sarebbero state inserite nel sistema di accoglienza e integrazione italiano che ha sempre garantito la sicurezza e il rispetto dei diritti umani.E mentre il Governo ipotizza la costruzione di nuovi Cpr, quello di Milo è quasi totalmente distrutto dalle informazioni che arrivano dal territorio, a causa dell’incapacità del Governo di gestire il fenomeno migratorio.Chiediamo agli organi competenti di chiarire cosa sia avvenuto al Cpr e se sono vi sono ancora ospiti presenti ed investiremo i nostri parlamentari nazionali ed europei, che hanno poteri ispettivi, di verificare le condizioni dei migranti coinvolti, della struttura e il futuro dei lavoratori impiegati presso il centro.I Cpr non sono la soluzione, ma parte del problema, di chi gestite l’immigrazione come un’emergenza e non come un fenomeno naturale che può essere una risorsa per il nostro paese“.

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