“Funzionari hanno esposto la Regione siciliana a rischi di esborsi elevatissimi”, indaga la Corte dei Conti

redazione

“Funzionari hanno esposto la Regione siciliana a rischi di esborsi elevatissimi”, indaga la Corte dei Conti

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giovedì 28 Dicembre 2023 - 07:54

Per la Procura della Corte dei conti la Regione siciliana ha subito un danno da 116 milioni per i derivati stipulati nel 2005 e rinegoziati nel 2006 in contrasto con le previsioni di legge e privi di una reale funzione di protezione dalle variazioni dei tassi.

I prodotti derivati si chiamano in questo modo perché il loro valore deriva dall’andamento del valore di una attività ovvero dal verificarsi nel futuro. Tali strumenti sono utilizzati, principalmente, per tre finalità: ridurre il rischio finanziario di un portafoglio preesistente, assumere esposizioni al rischio al fine di conseguire un profitto e conseguire un profitto privo di rischio.

La Regione ha estinto tali prodotti derivati pagando l’importo di 13 milioni e 586 mila euro.

Per la stipula dei derivati la Regione si era affidata all’assistenza di Banca Nomura International Plc che è stata anche contraente di uno dei contratti derivati insieme a Merril Lynch, Deutsche Bank, Lehman Brothers, Bnl e Banco di Sicilia.

Un invito a dedurre, atto che precede, la possibile citazione in giudizio è stata notificata dal procuratore Pino Zingale all’advisor Nomura e anche a Vincenzo Emanuele, Ragioniere generale della Regione siciliana all’epoca dei fatti, Cosimo Aiello, dirigente del servizio; Filippa Maria Palagonia, dirigente; Giovanni Ravì, funzionario direttivo; Marcello Giacone, dirigente nello staff del Ragioniere generale.

Secondo la procura “... i funzionari hanno esposto la Regione al rischio, poi concretizzatosi, di esborsi elevatissimi in caso di fluttuazioni dei tassi tanto al rialzo quanto al ribasso; in altre parole, gli odierni invitati hanno effettuato operazioni altamente speculative con il denaro pubblico in violazione delle regole. Ne consegue che dal punto di vista soggettivo la condotta della banca deve essere ritenuta dolosa. Diversa la posizione dei funzionari regionali i quali certamente non possedevano le competenze di Nomura .La condotta degli stessi risulta, quindi, caratterizzata da colpa grave dal momento che hanno stipulato contratti per importi elevatissimi senza un adeguato controllo dei rischi associati. Ne consegue che dal punto di vista soggettivo la condotta dei dipendenti regionali risulta caratterizzata da gravissima negligenza, imprudenza e imperizia. Alla luce di quanto sopra e salve variazioni all’esito della fase preprocessuale, del danno di euro 116.266.089,92 devono rispondere in via principale Nomura e, in via sussidiaria, i funzionari regionali che hanno gestito la stipulazione dei derivati nella misura di 1/5 ciascuno”.

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