Con una lettera protocollata nel pomeriggio di oggi in Comune Vito Torrente, assessore comunale ai Lavori Pubblici, si è dimesso dalla carica che aveva assunto nel settembre 2022.
Le motivazioni delle dimissioni non sono state indicate nella lettera ma annunciate dallo stesso Torrente nel corso di una intervista in tarda mattinata in cui ha affermato: “Sono stato e sono orgoglioso di tutto quello che ho fatto, del lavoro che ho portato avanti. Non c’è più statura politica, la politica ha un ruolo importantissimo ma a tutti in questo momento interessa solo la campagna elettorale. E’ quello che accade in consiglio comunale, dove c’è una maggioranza che non supporta l’Amministrazione”.
Il sindaco Salvatore Quinci ha espresso “dispiacere per la scelta di Torrente” pur ringraziandolo “sia per il grande lavoro svolto sia per l’appoggio che ha ribadito a me ed al progetto amministrativo. Comprendo – dice il sindaco – l’amarezza di un assessore, con noi in prima linea per risolvere i problemi della Città mentre una parte della politica mazarese tenta solo di ostruire e boicottare”.
Nelle prossime Quinci comunicherà le scelte per il ripristino del quorum di Giunta. A Mazara si tornerà alle urne nella prossima primavera per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale.
Sulla vicenda, si registra un duro commento da parte del consigliere d’opposizione, Giorgio Randazzo: L’assessore Torrente parla di Consiglieri comunali di maggioranza irresponsabili, “assenti” se non per percepire il gettone di presenza e che “tirerebbero la giacca” al sindaco per soli interessi personali e proiettati esclusivamente alla prossima campagna elettorale. Ma c’è ancora di più, punta il dito nei confronti del sindaco Salvatore Quinci perché dinanzi a tutto questo non ha mai preso provvedimenti come se lo stesso ne fosse già a conoscenza. Sì fa riferimento inoltre ad un pubblico impiego in parte “fannullone” e che ostacola l’operato dell’amministrazione. I quesiti oggi sono molteplici e legittimi: come mai l’assessore Torrente di questi fatti di assoluta gravità politica (e non solo) ne parla solo adesso? Da un lato si accusano i consiglieri di maggioranza di mettere al primo posto gli interessi personali, ma dall’altro sorge il dubbio che le dimissioni siano proprio dovute per altre “esigenze politiche” del tutto personali. Che queste accuse siano la scusa per mascherare le proprie negligenze amministrative? Rappresentano forse “l’alibi” per legarsi ad altro progetto politico, frutto di un ulteriore gioco di trasformismo ed incoerenza politica a discapito della credibilità del concetto nobile della stessa Politica? E nello specifico in definitiva: forse si è “registrato” che il Sindaco Quinci non può essere sponsorizzato dal centrodestra dopo le decine di tentativi di “accasarsi” in forza italia, Fdi ecc… e la posizione di Torrente è da ostacolo alle piroette di altro Torrente? È bene che il primo cittadino chiarisca le gravi affermazioni dell’ormai ex assessore Vito Torrente. Vi è l’obbligo morale nei confronti della Città di spiegare cosa ruota attorno alle ennesime dimissioni “tabù” rassegnate in questo quinquennio”.