Pericoloso sminuire i femminicidi

Claudia Marchetti

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Pericoloso sminuire i femminicidi

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venerdì 01 Dicembre 2023 - 07:30

Il gravissimo fenomeno dei femminicidi, oltre che della violenza sulle donne, dimostra che i dati non sono affatto in calo anzi si mantengono costanti.

Nel 2021 in Italia ci sono stati 106 donne uccise per mano di uomini, nel 2022 stessa cifra, nel novembre di quest’anno ben 109. Quindi oltre l’85% del totale degli omicidi nel nostro Paese vede come vittima una donna. La stessa percentuale, fino al 90% dei casi, è valida per l’ambiente in cui matura un femminicidio, ovvero quello domestico o familiare. Eppure negli ultimi giorni, soprattutto dopo l’indignazione che ha suscitato la morte di Giulia Cecchettin – senza contare quelle di Marisa Leo o di Giulia Tramontano e della bimba che portava in grembo – qualche opinionista e qualche “professionista della legge”, insinuano che i femminicidi in Italia sono molti di meno rispetto a quelli indicati da organi di stampa e Istat.

Motivo? Secondo alcuni, come il prefetto di Padova (un uomo, ahilui), non tutti gli omicidi di donne per mano di uomini sono femminicidi, lo sono solo quelli per motivi di genere. Forse però non ha letto tutti i fatti di cronaca da gennaio ad oggi. Noi lo abbiamo fatto. Di questi 109 sino al momento in cui scriviamo – visto che viene uccisa una donna ogni 3 giorni – potremmo affermare che circa 6 sono di dubbia categorizzazione.

Ma stiamo parlando del violentatore seriale con l’ipotesi della persecuzione nei confronti di quella specifica ragazza; oppure il caso del vicino di casa che uccide la vicina non per beghe di terreni confinanti ma per gelosia o  pericolose smanie sessuali. Poi troviamo il marito che uccide moglie e suocera: significherà qualcosa ammazzare in un raptus nato da chissà quale recondita frustrazione, due delle donne a lui più vicine!

Per il resto e stiamo parlando di oltre 100 vittime, chiaramente si tratta di femminicidi commessi da mariti, conviventi ed ex, anche padri, fratelli e amici stretti, che hanno ucciso per prepotenza, perchè non riconoscono i pari diritti della propria partner, perchè si sentono inferiori di fronte alla loro autonomia o troppo superiori rispetto alla loro dipendenza economica.

L’omicidio di una donna, a voler citare un caso non riconducibile alla superiorità fisica e psicologica di un uomo, potrebbe essere quello della nostra Nicoletta Indelicato, la cui morte è stata ordita dall’amica Margareta assieme ad un amico comune. Omicidio di una donna è quello commesso ai danni della madre da Erika De Nardo col fidanzatino dell’epoca.

Pericoloso sminuire i femminicidi, perchè poi ci si trova di fronte a commenti sui Social, come quello di Federica C. che considera trascurabile l’uccisione di 40 donne (dato errato) su 30 milioni in Italia e che muoiono “molti più uomini per suicidio causato dalla ex moglie che li ha messi in mezzo a una strada”. 

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