Servono 100 milioni dalla Regione per la crisi vitivinicola, appello dei Guardiani del Territorio a Comuni e organizzazioni

redazione

Servono 100 milioni dalla Regione per la crisi vitivinicola, appello dei Guardiani del Territorio a Comuni e organizzazioni

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domenica 26 Novembre 2023 - 08:54

L’associazione “I Guardiani del Territorio” continua la sua azione a tutela del comparto agricolo, alle prese con una situazione fortemente critica dopo l’ultima vendemmia, segnata da un forte calo della produzione a causa di una sequenza di eventi atmosferici avversi e dagli effetti della peronospora.

L’associazione invita tutti i consiglieri comunali dei comuni della provincia di Trapani e le organizzazioni professionali ad aderire all’iniziativa promossa per la salvaguardia del comparto vitivinicolo trapanese, duramente colpito nel corso del 2023. In particolare, si chiede di intervenire sul presidente della Regione, Renato Schifani e sul vicepresidente, nonché assessore con delega all’Agricoltura, lo Sviluppo Rurale e la Pesca Mediterranea, Luca Sammartino, affinché il Governo Regionale ritorni sui suoi passi destinando almeno 100 milioni di euro per la salvaguardia del comparto vitivinicolo, considerato il comparto economico più importante dell’economia siciliana. Per trovare cento milioni, senza intaccare minimamente l’impostazione generale della Finanziaria 2024, i Guardiani del Territorio propongono due soluzioni alternative: operare un taglio lineare a tutte le voci di spesa ad eccezione di quelle obbligatorie, in modo da ricavare 100 milioni per il ristoro parziale dei danni subiti dal comparto vitivinicolo; individuare 5/6 articoli del DDL stabilità per l’anno 2024, quali ad esempio l’articolo 16 “misure di sostegno all’occupazione” con una dotazione per il 2024 di cento milioni di euro, dove una decurtazione delle somme indicate nel DDL non comporta problemi particolari lasciando intatta l’impostazione governativa.
I Guardiani del Territorio presentano a sostegno dell’iniziativa un’apposita mozione, invitando i consiglieri comunali e le organizzazioni professionali (Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Fedagri, Agci, Confcooperative, Legacoop) a sottoscriverla in modo da impegnare sindaci e assessori della giunte comunali a farsene portatori presso il governo regionale.

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