L’Associazione “I Guardiani del Territorio” scrive all’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino sugli interventi urgenti a sostegno della vitivinicoltura siciliana e trapanese.
“L’attuale situazione economica è caratterizzata da un costo della vita generalmente elevato, che incide sul consumo e sulle vendite di vino, e da un aumento dei costi dei fattori di produzione per la produzione agricola e la trasformazione del vino, che incidono sui prezzi del vino. Tali circostanze minacciano di perturbare notevolmente il mercato vitivinicolo dell’Unione in quanto colpiscono diversi importanti Stati membri produttori, aumentando le scorte di vino disponibili a livelli che rischiano di diventare insostenibili in vista della prossima stagione di vendemmia e produzione e causando difficoltà finanziarie e problemi di liquidità ai produttori di vino.
L’inflazione mondiale e la conseguente riduzione del potere d’acquisto dei consumatori stanno aggravando ulteriormente la tendenza generale alla diminuzione del consumo del vino osservata negli ultimi anni. La tendenza interessa in particolare alcuni segmenti del mercato vitivinicolo, segnatamente i vini rossi e rosati.
L’aumento generale dei costi dei principali fattori di produzione della produzione agricola, come i costi dei concimi, dell’energia e delle bottiglie necessari per la produzione del vino, dovuto in parte anche alla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, ha portato a un aumento eccezionale dei costi di produzione, che in alcuni Stati è arrivato a toccare un aumento medio stimato del 30-40 %. Tali circostanze esercitano un’ulteriore pressione sui produttori di vino dell’Unione e riducono la loro capacità di attuare azioni di commercializzazione e di effettuare investimenti. Inoltre, nonostante l’aumento dei costi lungo l’intero ciclo di produzione del vino, i dati disponibili indicano un brusco calo dei prezzi di determinati vini nelle regioni più colpite dalla crisi rispetto alla situazione precedente la pandemia di COVID-19.
L’eliminazione dal mercato delle regioni più colpite di alcuni quantitativi di vino che non trovano sbocchi di mercato adeguati contribuirebbe a correggere gli squilibri di mercato e a impedire che la turbativa attuale si trasformi in una turbativa più grave e duratura dell’intero settore vitivinicolo dell’Unione. Ove giustificato, la distillazione del vino dovrebbe essere introdotta temporaneamente come misura ammissibile nell’ambito dei programmi di sostegno al settore vitivinicolo per contribuire a migliorare l’equilibrio del mercato e la situazione economica dei produttori di vino nelle regioni di produzione più colpite.
La misura di “vendemmia verde” di cui all’articolo 47 del regolamento (UE) n. 1308/2013 è utilizzata come misura di gestione del mercato in previsione di una produzione eccessiva di uve. Per aiutare gli operatori a rispondere alle attuali condizioni di mercato e ridurre il rischio che la situazione si ripeta nella prossima campagna di commercializzazione, è opportuno consentire una certa flessibilità nell’attuazione di questa misura nel corso dell’esercizio finanziario 2023. In particolare, è necessario, a titolo eccezionale, prevedere deroghe all’articolo 47, paragrafi 1 e 3, del regolamento (UE) n. 1308/2013 per consentire la distruzione totale o l’eliminazione dei grappoli immaturi in una parte dell’azienda, purché ciò avvenga su intere parcelle, e prevedere l’aumento temporaneo del contributo massimo dell’Unione per tale misura.
L’inserimento della “distillazione in caso di crisi” tra le misure ammissibili e l’introduzione della flessibilità per la “vendemmia verde” rappresentano una forma di sostegno finanziario che non richiede tuttavia finanziamenti aggiuntivi dell’Unione, in quanto continuano ad applicarsi i limiti di bilancio per i programmi nazionali di sostegno al settore vitivinicolo per l’esercizio finanziario 2023 di cui all’allegato VII del regolamento (UE) 2021/2115 del Parlamento europeo e del Consiglio.”
Queste considerazioni non sono il grido di dolore dei “Guardiani del Territorio” ma sono le premesse del “REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2023/… DELLA COMMISSIONE, del 22 giugno 2023, recante misure eccezionali a carattere temporaneo in deroga a talune disposizioni del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per affrontare la turbativa del mercato nel settore vitivinicolo in taluni Stati membri e in deroga al regolamento delegato (UE) 2016/1149 della Commissione” a firma della presidente della Commissione Europea Ursula VON DER LEYEN e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 160/18 26.6.2023.
I “Guardiani del Territorio” condividono totalmente il predetto regolamento e La invitano a dare immediata attuazione a quanto in esso indicato attivando la “distillazione di crisi” e la “vendemmia verde”.
Per il finanziamento delle due misure va fatto ricorso a tutte le risorse disponibili nell’ambito del regolamento unico dell’OCM vino, che prevede oltre 52 milioni da utilizzare nella campagna 2023-2024, sospendendo, per l’anno in corso, i bandi relativi alla “ristrutturazione e riconversione dei vigneti” e agli “Investimenti”, misure abbondantemente finanziate negli scorsi anni.
I “Guardiani del Territorio”, inoltre, ritengono necessarie due altre azioni per arginare la gravissima crisi in atto che rischia di compromettere in modo definitivo l’intero comparto vitivinicolo cooperativo siciliano e in particolare:
- misure di intervento per compensare le perdite di reddito delle imprese viticole della Sicilia Occidentale (Trapani, Palermo, Agrigento e Caltanissetta) mediante concessione di un aiuto de minimis ai sensi del Reg. (UE) n. 1408/2013, così come modificato dal Reg. (UE) n. 316/2019, e previsto dal D.M. 19 maggio 2020 del MIPAF. La copertura dell’intervento va assicurata attraverso le risorse del «Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole della pesca e dell’acquacoltura» di cui all’art. 1, comma 128 della legge 30 dicembre 2020, n. 178 e successive modifiche e integrazioni;
- un piano per ristrutturare le esposizioni finanziarie delle Cantine Sociali siciliane.
Siamo al centro di una tempesta perfetta in cui “l’allerta rossa” generata dalla peronospora rischia di fare naufragare anche la più organizzata delle aziende, tuttavia appare assolutamente prematuro discutere al momento di eventuali ristori per i danni cagionati dalla peronospora.
I “Guardiani del Territorio” si rivolgono direttamente a Lei, Onorevole Assessore Sammartino, convinti che senza l’immediata attivazione, con adeguate risorse finanziare, delle quattro misure precedentemente elencate, e cioè: “distillazione di crisi”, “vendemmia verde”, “aiuti in de minimis ai viticoltori” e “ristrutturazione dei debiti delle cantine sociali”, gli eventuali aiuti per la peronospora serviranno a malapena per fare un dignitoso funerale alla viticoltura cooperativa siciliana. Con grande soddisfazione dei numerosi avvoltoi che si addensano sempre più numerosi sui nostri contadini/eroi pronti a spartirsene le spoglie.
Certi di una Sua pronta condivisione della nostra proposta, Le porgiamo i migliori auguri di buon lavoro.
Per i “Guardiani del Territorio”
Il portavoce
Davide Piccione