Con l’intervento di Romano Prodi si è aperta ieri, all’ex Stabilimento Florio di Favignana, l’ottava edizione della Summer School di storia e politica “Planet, women, peace”, organizzata dall’Università di Palermo con il patrocinio del Comune e di importanti Istituzioni.
L’ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea ha affrontato alcune questioni cruciali del momento, dalla guerra in Ucraina alla crisi energetica, temi caldi dell’agenda politica italiana e internazionale. “Bisogna porre fine a questa orrenda guerra”, ha detto Prodi. “Ciò potrà avvenire solo se ci sarà un accordo tra gli Stati Uniti e la Cina”. Un’eventualità che, secondo l’ex presidente del Consiglio, richiederebbe un rinnovamento della politica europea, con il superamento dei nazionalismi, “per costituire in qualche modo un bilanciamento tra queste due forze”. Uno scenario in cui il Mediterraneo, ha detto Prodi, può tornare a svolgere un ruolo decisivo: “Bisogna puntare sui giovani e sull’Università. Se noi facessimo, come ho proposto, trenta Università miste ugualitarie, con una sede al sud e una al nord, tanti studenti del sud e del nord, tanti professori del sud e del nord, tanti anni di studio al sud e al nord, porremmo le basi per un cambiamento radicale. Quando abbiamo cinquecentomila ragazzi che hanno studiato assieme il Mediterraneo ritorna a essere un mare di pace e il Mezzogiorno italiano, e soprattutto la Sicilia, non hanno più difronte a loro il niente ma qualcosa che li aiuti per lo sviluppo”.
La Summer School proseguirà fino a sabato con interventi di docenti ed esperti chiamati a confrontarsi sui principali temi di geopolitica. “Abbiamo deciso di svolgere questa edizione a Favignana perché è un luogo che si presta a realizzare delle prospettive di dialogo tra giovani e Università del Mediterraneo”, spiega Giorgio Scichilone, direttore scientifico della Summer School. “L’Amministrazione comunale ci ha dato le migliori garanzie e condizioni per ospitare studenti e docenti provenienti da tutte le parti d’Italia e auspichiamo che questo sia solo l’inizio di un lungo percorso”.
“Oggi è stato un momento importante per l’Università di Palermo e la Sicilia e Favignana in particolare”, ha detto Enrico Napoli, prorettore vicario dell’Università di Palermo. “Il presidente Prodi ha voluto essere presente dando con la sua esperienza e la sua competenza un punto di vista estremamente interessante che ha permesso ai giovani dottorandi di questa scuola di avere un’occasione fondamentale di crescita culturale e scientifica”.
“Ringraziamo l’Università di Palermo e il Polo universitario di Trapani per avere scelto Favignana e l’ex Stabilimento Florio per l’ottava edizione della Summer School”, dice il sindaco Francesco Forgione. “Quale luogo, se non questo, il cuore del Mediterraneo, per discutere di come il mondo sta cambiando, di come la cultura deve mettersi al servizio di nuovi percorsi e itinerari di dialogo e di pace tra i popoli e gli Stati? In un momento in cui la guerra sembra essere un destino ineluttabile non possiamo rassegnarci a questo e la cultura, la formazione, l’Università devono servire soprattutto a ricostruire una identità che abbia al centro una politica internazionale di pace”.