Sequestrati i traghetti Caronte&Tourist, la Regione cerca di limitare i danni

redazione

Sequestrati i traghetti Caronte&Tourist, la Regione cerca di limitare i danni

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martedì 06 Giugno 2023 - 16:58

«Dopo avere appreso del sequestro delle tre navi della Caronte&Tourist, ci siamo subito attivati per limitare al massimo i disagi alla popolazione e trovare soluzioni sostitutive. La priorità del nostro governo è quella di garantire un servizio stabile, efficiente e funzionale con le isole minori per tutelare residenti e viaggiatori». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a proposito della vicenda che riguarda il sequestro di tre mezzi navali, in particolare due impegnati nei collegamenti con Ustica e le Eolie.

«Abbiamo preallertato i prefetti di Palermo e Messina – aggiunge l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò – e contattato la società Caronte&Tourist per verificare in che modo intenda garantire il servizio, mediante l’utilizzo di altri traghetti. Inoltre, abbiamo chiesto all’amministratore giudiziario, che si è appena insediato, di poter disporre la ripresa del servizio delle tre navi sequestrate solo per il trasporto dei passeggeri che non presentano mobilità ridotta e delle merci».

Intanto dalla Caronte&Tourist intervengono con una nota: “Prendiamo atto con enorme sorpresa del provvedimento disposto dall’Autorità Giudiziaria, per vicende relative alle gare per i servizi di trasporto marittimo del 2015, in conseguenza del quale tre nostre navi si trovano nuovamente sottoposte a sequestro”.

La sorpresa deriva dal fatto che già a suo tempo la società aveva esposto una serie di elementi sia tecnici che giuridici a dimostrazione, a loro dire, “… della insussistenza dei reati sostanzialmente gli stessi anche allora ipotizzati in un procedimento riguardante altro lotto della medesima gara“.

“In quella sede le nostre tesi erano state ben valutate con la presa d’atto finale che non c’era alcun pericolo per la sicurezza delle persone e dei passeggeri con mobilità ridotta (PMR), come del resto certificato dall’ente tecnico che per legge è tenuto a fornire tale attestazione – continuano -. Ribadiamo pertanto la assoluta linearità e legalità dei nostri comportamenti, dovendosi inquadrare la vicenda nell’ambito della interpretazione delle normative a tutela del diritto alla mobilità e alla sicurezza delle PMR. Interpretazione la nostra che ha trovato conferma nelle attestazioni dell’ente certificatore oltre che in numerose sentenze dell’autorità giurisdizionale amministrativa e da ultimo in una sentenza del tribunale di Cagliari, che in una vicenda processuale assolutamente sovrapponibile ha prosciolto la compagnia di navigazione coinvolta per l’insussistenza del reato. Confermiamo piena fiducia nell’operato della Magistratura, certi che anche stavolta la idoneità delle nostre navi sarà accertata”.


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