Nel corso della seduta del Consiglio comunale ericina del 31 maggio scorso, è stata approvata la proposta di deliberazione “Servizio pubblico di trasporto per funivia da e per Erice capoluogo. Modifica del contratto di servizio – aggiornamento piano tariffario”.
La proposta di deliberazione è stata votata a maggioranza dei consiglieri presenti – Aiello, Amodeo, Messina, Milana, Nacci, Passalacqua, Pierucci, Riggio e Vultaggio -, ricevendo il voto contrario dei consiglieri Maltese e Spina. Si sono astenuti i consiglieri Cavarretta, Favara e Pollari.
La proposta giunta in Consiglio è stata modificata a seguito di un emendamento presentato dal consigliere Vultaggio che ha previsto un aumento complessivo di 1,50 euro del biglietto in tariffa ordinaria (andata e ritorno) soltanto per i visitatori non residenti in provincia di Trapani. Ciò consentirà l’allocazione di somme utili all’estensione dell’orario di apertura dell’impianto, all’assunzione di personale e alla creazione di futuri servizi correlati alla funivia.
«Credo si tratti di un atto molto importante ed atteso – commenta la sindaca Daniela Toscano – che consentirà di accantonare somme ricavate dall’aumento del costo del biglietto andata e ritorno per i non residenti in provincia di Trapani, dunque la modifica non riguarderà in alcun modo né gli ericini né residenti in provincia. Tali somme saranno investite per consentire l’estensione degli orari di apertura dell’impianto, così da venire incontro alle esigenze dei turisti e dare una boccata d’ossigeno alle attività imprenditoriali del centro storico, e per il miglioramento complessivo di servizi che possano disincentivare l’uso delle automobili, nell’ottica della sostenibilità ambientale. Ringrazio i consiglieri che hanno votato favorevolmente la proposta, in particolare il consigliere Vultaggio il cui emendamento, condiviso con l’Amministrazione, ha trovato appunto il consenso degli altri colleghi».
I consiglieri comunali di Progetto per Erice Simona Mannina, Vincenzo Maltese e Piero Spina, di opposizione, hanno replicato alle dichiarazioni della sindaca Toscano con un documento ufficiale: “La proposta di deliberazione portata in consiglio comunale riguardava l’aumento della tariffa per i c.d. turisti (fuori dalla Provincia di Trapani) da € 9.50 a 11,00 a causa del costo energia e dell’aumento di personale per coprire presunti quanto ipotetici nuovi orari della Funivia (non esisteva però alcun documento allegato come la modifica del PEA che garantiva i nuovi orari o che anche solo li accennava) nonché per consentire il passaggio gratuito ad utenti/organizzatori di manifestazioni patrocinate dal Comune (ergo scelti dalla Giunta, ergo dal sindaco ed assessori) fino a 25 utenti al giorno”.
Per gli esponenti di minoranza, “… la proposta si palesava illegittima in quanto non presentava una modifica del piano industriale, né tantomeno alcun documento contabile che assicurava con queste modifiche l’equilibrio economico finanziario della FuniErice, che per il primo anno, dopo tanto tempo, e a seguito di una nuova gestione che si sta rivelando fallimentare, ha registrato delle perdite, né tantomeno veniva allegata alcuna modifica degli orari di apertura e chiusura della Funivia. Orbene, la proposta era contraria alle norme del contratto di servizio (art.13 – 9.4 – 9.5; norme che la sindaca neppure conosceva o ha fatto finta di non conoscere) e all’art. 20 bis dello Statuto della FuniErice nonché alle norme comunitarie e decreti assessoriali regionali che non consentono una gratuità generica e discrezionale senza prevedere le necessarie coperture economiche”.
E continuano: “Talché si chiedeva di fornire i necessari documenti richiesti dalla legge (modifica del piano industriale; verifica dell’equilibrio economico-finanziario della società e modifica degli orari della Funivia) ed eliminare o modificare anche prevedendo una tariffa minima per gli organizzatori/utenti delle manifestazioni patrocinate dal Comune, non lasciando il tutto alla mera e sola discrezionalità della politica. Ed infatti, veniva posta dalla consigliera Mannina, questione pregiudiziale sulla legittimità della proposta, questione che senza spiegazioni giuridiche veniva bocciata dalla maggioranza consiliare e votata favorevolmente da tutta l’opposizione. La stessa consigliera ritenendo la delibera illegittima si allontanava al momento del voto (dopo ben 3 ore e mezza di discussione sul punto) in quanto coerenza impone che quando si ritiene un atto non legittimo non si possa partecipare alla sua votazione contribuendo, anche solo con la propria presenza, alla votazione”.
A ciò si aggiungeva come il consigliere Vincenzo Maltese faceva notare che per legge le tariffe vadano approvate dalla Giunta e non dal consiglio comunale che risulta incompetente, come peraltro scritto nella stessa proposta da votare.
Ma ancora una volta non si provvedeva al ritiro e alla riformulazione della proposta, come lo stesso Maltese aveva chiesto.
I tre consiglieri, Mannina, Maltese e Spina, facevano così notare come avrebbero anche potuto accettare l’aumento della tariffa di 0,50 centesimi di euro, poi portata dalla maggioranza ad 1,50 euro, come originariamente deciso qualora si fosse proceduto “… ad allegare i documenti contabili necessari nonché di conoscere i nuovi orari della funivia, prima della sua votazione e non successivamente, come impone il contratto di servizio e di non lasciare all’amministrazione la discrezionalità di decidere chi deve passare gratis e chi no”.