Nella vittoria di Giacomo Tranchida a Trapani, un ruolo importante l’ha rivestito anche la marsalese Andreana Patti. Già scelta cinque anni fa per le sue competenze in materia di progettazione comunitaria, il suo nome è stato inserito nella squadra di giunta anche per questo secondo mandato amministrativo.
Come valuta la scelta dei trapanesi?
Siamo contenti che non si sia interrotto un processo virtuoso di programmazione, progettazione e attuazione dei finanziamenti che abbiamo ottenuto. Che i trapanesi abbiano scelto la continuità è un fatto importante, sia in termini di una possibile rivalutazione dei progetti che ogni amministrazione eletta può mettere in discussione, sia in termini di prospettiva, visione e sviluppo della città. Tra le progettualità su cui stiamo puntando maggiormente, ad esempio, c’è l’area funzionale urbana, con 11 Comuni della provincia e Trapani capofila, che prevede strategie di sviluppo territoriale ed elementi di riqualificazione del territorio: ci aspetta tanto lavoro da fare, tanto è stato avviato, ritengo utile non si interrompa come, invece, sarebbe potuto accadere con l’elezione di un’amministrazione che avrebbe potuto portare una visione di città non coincidente.
Come sono stati questi cinque anni?
Abbiamo amministrato in periodi molto duri, affrontando la pandemia, i rincari dei prezzi, il distacco del Comune di Misiliscemi che ha impedito una fluida gestione amministrativa. I nostri avversari hanno addebitato certe difficoltà alla nostra incompetenza, ma invece erano pienamente giustificate dalla farraginosità di un processo di distacco che vede i due Comuni ancora coabitare nello stesso palazzo e utilizzare, in parte, gli stessi dipendenti. Tante cose hanno rallentato l’iniziativa ordinaria, che comunque contiamo di chiudere al più presto: abbiamo approvato in Giunta il consuntivo 2021 e a breve contiamo di fare lo stesso per il consuntivo 2022, in modo da proiettarci verso il bilancio 2023 con l’obiettivo di sbloccare i concorsi e riavviare la macchina amministrativa in maniera ordinata. Abbiamo ancora tanti progetti da portare avanti per le aree più significative della città, nell’ambito di una visione generale che non sia staccata dal waterfront. Tutto ciò, poi, va inserito in un approccio che comprenda la transizione ecologica, la realizzazione di nuove piste ciclabili e una transizione digitale reale, che consenta di velocizzare i servizi ai cittadini. Se dobbiamo fare un po’ di autocritica, dopo la pandemia ci siamo chiusi un po’ rispetto alla comunicazione con la cittadinanza, come ha detto anche il sindaco. Adesso è arrivato il momento di prenderci la responsabilità di trascinare la provincia verso il Next Generatione EU, guardando anche al Mediterraneo con nuovi progetti di cooperazione.
Andreana Patti manterrà le stesse deleghe degli anni precedenti?
Immagino che il sindaco potrebbe confermare la delega alle politiche comunitarie. Per il resto, non so ancora quali saranno le sue valutazioni.
Trapani è uno dei pochi capoluoghi di provincia in cui il centrodestra al governo nazionale e regionale non ha vinto. Che indicazioni politiche possiamo trarre da questo risultato?
Cinque anni fa abbiamo avviato un progetto politico che ha convinto l’elettorato, in condizioni diverse rispetto ad oggi. Credo che, alla fine, la città abbia valutato come serio il lavoro fatto da questa amministrazione, sia in termini di sviluppo territoriale che nella gestione delle emergenze, riconoscendo la validità del programma e la serietà dei comportamenti. Da un punto di vista politico, le amministrative fanno sempre storia a sé. Tuttavia, mi pare evidente che Giacomo Tranchida convinca ancora i cittadini per la capacità di amministratore che continua a dimostrare.
Trapani e Marsala, le due città più grandi della provincia, raramente hanno collaborato nel recente passato. I prossimi cinque anni possono segnare un’inversione di tendenza?
Chi è eletto ha l’obbligo di collaborare. Senza collaborazione, senza obiettivi comuni orientati al benessere del territorio, restano solo alterchi campanilistici che non portano da nessuna parte. Da soli non siamo niente nel panorama europeo, assieme possiamo diventare qualcosa di importante. Che le due città più grandi della provincia non dialoghino e si limitino a litigare per questioni di posizionamento lo ritengo un atteggiamento manchevole rispetto agli obiettivi per cui gli elettori li hanno scelti. Dico sempre, a riguardo, che ogni anno perso si traduce in dieci anni di sviluppo mancato. Bisogna essere sul pezzo sempre, approfittando dell’ondata di finanziamenti che si sta presentando in questi anni per massimizzare gli interessi territoriali. Uno sforzo in più va fatto, al di là delle simpatie che ci possono essere.
Non mi sorprende affatto la riconferma in giunta di Andreana da parte del Sindaco di Trapani. Ricordo a chi non lo sapesse o che se lo fosse dimenticato che la dott.ssa Patti é un Funzionario del Comune di Marsala che il buon ex Sindaco Di Girolamo si lasciato miseramente sfuggire non so per quali logiche gestionali del personale ad oghi direi “scelkerate” Avere lasciato andare via Andreana Patti dal nostro Comune è stato in assoluto uno dei più grandi errori che priverà la nostra Citta almeno per altri 5 anni di una delle più apprezzate menager della nostra pubblica amministrazione.
g.valenti