Grillo a metà mandato: “Inizio difficile, ma abbiamo posto le basi per ripartire”

Vincenzo Figlioli

Grillo a metà mandato: “Inizio difficile, ma abbiamo posto le basi per ripartire”

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venerdì 07 Aprile 2023 - 06:45

L’amministrazione Grillo è giunta a metà mandato. Sono infatti trascorsi due anni e mezzo dall’affermazione elettorale del 4 ottobre 2020. Ci sono già i presupposti per un primo bilancio sull’attuazione di un progetto che aveva riunito intorno a sé ben nove liste e che, adesso, fa i conti con non poche difficoltà di carattere politico.

Sindaco Grillo, è andata come si aspettava?

Non mi aspettavo di trovare questo disordine nella macchina amministrativa: mi riferisco a procedure non sempre regolari, carenza di personale e tutto quello che riguarda gli assetti organizzativi del Comune. Credo di aver dato tutto me stesso, in termini di energie e tempo, assicurando un impegno no stop e trascurando tutto il resto. Quando ho trovato questa situazione, aggravata anche dal pensionamento di oltre dieci tra dirigenti e funzionari di esperienza, mi sono preoccupato molto, ritenendo che la macchina amministrativa avrebbe potuto subire un rallentamento notevole. Ora sono contento: abbiamo fatto i concorsi, nuove assunzioni, nominato un responsabile per il PNRR e intendiamo procedere alla stabilizzazione di tutto il personale ancora precario. Tutto ciò, unito ad altri concorsi e all’assunzione dei vigili urbani stagionali, darà maggiore dinamicità al Comune. Abbiamo posto le basi per ripartire.

La sensazione, tuttavia, è che ci siano evidenti ritardi sulla tabella di marcia con cui vi eravate presentati alla città.

I ritardi ci sono stati e me ne sono dispiaciuto. Ma non è tanto un ritardo rispetto al passato, ma rispetto alle aspettative che avevamo creato. Vale sia per l’ordinaria amministrazione che per gli investimenti e gli interventi strategici. Con la nuova Giunta, tuttavia, stiamo facendo dei passi avanti sull’ordinaria amministrazione, a dimostrazione che avevamo davvero bisogno di assessori con più tempo a disposizione per seguire gli interventi in corso sulla pubblica illuminazione o per migliorare sul fronte dei rifiuti e del decoro. Ci sono stati miglioramenti sulla pulizia delle spiagge, sui servizi della raccolta differenziata, anche se permangono criticità sull’abbandono dei rifiuti nelle campagne, ma abbiamo adottato interventi repressivi con il sequestro cautelativo dei mezzi e azioni di formazione nelle scuole.

I lavori nelle strade cittadine stanno creando non pochi disagi ai marsalesi.

C’è sempre stata la tendenza a una sistemazione precaria. Abbiamo fatto una previsione di spesa in base a cui servirebbero 4-5 milioni di euro per sistemare le strade marsalesi. C’è un problema strutturale. Il PNRR finanzia interventi solo dove si rischiano crolli o cedimenti, non per le manutenzioni. Dovremo dunque ricorrere a investimenti, magari attraverso mutui: stiamo valutando questa soluzione, ma nel frattempo intendiamo rafforzare le azioni di manutenzione. Contestualmente, abbiamo acquistato nuovi impianti semaforici e, complessivamente, fatto un lavoro mirato sulla sicurezza stradale, individuando le arterie su cui si sono verificati nel tempo più incidenti e adottando un apposito piano, in modo che gli interventi non siano più frutto delle segnalazioni del politico o del cittadino di turno, ma condivisi con la Polizia Municipale. In più abbiamo pensato a nuovi autovelox, che saranno segnalati attraverso impianti lampeggianti.

A proposito di viabilità, resta il problema delle lunghe attese ai passaggi a livello. Del progetto di sostituzione con i sottopassi sembra rimasto ben poco…

Abbiamo partecipato a una conferenza di servizi con Rfi. Sottolineo, comunque, che non sono opere di diretta competenza comunale. Il Consiglio comunale ha esitato positivamente alcuni sottopassi, mentre su quello di via Lipari è stato fatto presente che potrebbe portare problemi alle attività imprenditoriali della zona. Siamo in attesa di una proposta alternativa da parte di Rfi. Per quanto riguarda i progetti di Terrenove e via Grotta del Toro, Rfi è in attesa della copertura finanziaria: ci sono stati dei ritardi in quanto il governo regionale ha ritenuti prioritario intervenire in altre zone dell’isola, per cui le risorse sono state utilizzate in Sicilia Orientale. Non significa che non si faranno. Colgo l’occasione per chiedere maggiore attenzione ai parlamentari eletti nel nostro territorio, in una logica di lavoro di squadra.

Che rapporto ha l’amministrazione Grillo con il governo Schifani?

Con Musumeci è risaputo che il rapporto fosse buono. Con il governo Schifani c’è un rapporto analogo. Auspichiamo possa essere maggiormente visibile attraverso la collaborazione dei parlamentari eletti. Nel frattempo, le progettualità avviate stanno andando avanti. Sul Porto, ad esempio, è stata aggiudicata la gara per la progettazione, così come per la Sp 21.

L’Mpa le ha chiesto di tornare a una Giunta che rappresenti tutto il centrodestra. Finora non ha risposto…

Noi abbiamo dato disponibilità a tutti i partiti che ci hanno sostenuti. Purtroppo non con tutti abbiamo trovato un punto di incontro sul profilo degli assessori. Se guardassi solo alle prossime elezioni, avrei una squadra fortissima con tutti i partiti felici di sostenermi. Ma per me viene prima la città, poi gli interessi politici di ciascun gruppo. Tuttavia, sono ottimista, troveremo una convergenza.

Resta una casella da riempire. Nominerà il settimo assessore?

Al momento non è essenziale. La casella mancante sarà riempita solo quando si troverà un nome condiviso, in una logica di buona amministrazione. Se il nome condiviso non si dovesse individuare, provvederò io.

E’ vero che sta passando con Calenda?

Fin dal mio insediamento ho detto che avrei lavorato per creare una nuova classe dirigente. Quando il consigliere Vito Milazzo mi ha chiesto, a titolo personale, di avviare un dialogo con Azione gli ho detto che ritenevo giusto che ciascuno trovasse realizzazione nella propria area di riferimento. Liberi rimane un movimento civico trasversale, in cui ognuno resta libero di aderire ad altri partiti della scena nazionale o regionale.

In Consiglio l’hanno bacchettata per la mancata presentazione della relazione sull’attuazione del programma. Quando la presenterà?

La presenteremo subito. Avevamo fatto degli schemi, con alcune slide. Avrei voluta arricchirla con alcune considerazioni politiche, ma potrei trasmetterla oggi stesso. Il Consiglio ha fatto bene a chiederla, del resto è un adempimento previsto dalla legge. Così come ha dato prova di grande responsabilità sulla questione del Convitto e della Facoltà di Enologia. Su obiettivi condivisi può scattare un’interessante azione politica.

Critiche sono arrivate anche per la realizzazione dell’impianto di Scacciaiazzo a fronte del possibile recupero della piscina comunale. Non si poteva scegliere diversamente?

Dagli uffici mi è stato riferito che per accedere ai finanziamenti del PNRR occorre presentare due progetti, uno per la ristrutturazione di impianti esistenti, un altro per la realizzazione di impianti ex novo. Nella zona dello Stadio è noto che ci sono gravi problematiche di carattere geologico, che non consentirebbero di rispettare i tempi inderogabili del PNRR. Di fatto, non vi erano i presupposti tecnici, progettuali e procedurali. Avevo chiesto agli uffici se si potesse realizzare un nuovo impianto nella zona dello Stadio, ma mi è stato detto di no. La soluzione è stata individuata in un’area solitamente trascurata. Sottolineo, comunque, che non si tratta solo di un ippodromo, ma di un impianto che speriamo possa essere quanto più valorizzato.

Che ne sarà della piscina?

Purtroppo era stata affidata senza la voltura delle utenze e questo ha provocato un contenzioso con i gestori. Dopo di chè, abbiamo iniziato i lavori di manutenzione, ma poi ci siamo dovuti occupare di improvvisi danni che si sono evidenziati presso altri immobili di nostra proprietà, dal Teatro Impero ad alcuni uffici comunali e i lavori per la piscina hanno subito un rallentamento. Abbiamo davanti due strade adesso: l’affidamento esterno dell’impianto in custodia o la sistemazione temporanea, ove tecnicamente possibile.

Nella vicina Petrosino le recenti inchieste giudiziarie hanno confermato che la mafia continua a entrare nelle competizioni elettorali per infiltrarsi nella macchina amministrativa. Da quando è diventato sindaco, ha mai avuto la sensazione di tentativi di questo genere anche a Marsala?

Sì, ho avuto preoccupazioni di questo tipo. Nel corso dell’ultimo incontro con la Commissione Regionale Antimafia, avvenuto qualche settimana fa a Castelvetrano, il tema è stato sollevato dai sindaci di alcuni Comuni ed è oggetto di attenzione da parte mia. Spero che il Comune di Marsala sia immune e comunque farò di tutto per garantire l’impermeabilità dei nostri uffici, assieme ai dirigenti.

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