La cattura di Matteo Messina Denaro ha esattamente 2 mesi ma le ventate di cambiamento sono poche. Poteva essere l’occasione buona, a parte le manifestazioni e i cortei, quella dell’Assemblea per intitolare una scuola di Castelvetrano al piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito strangolato e sciolto nell’acido dalla mafia dopo oltre 700 giorni di prigionia.
La l’Aula del Collegio dei Minimi era semivuota: si doveva discutere della proposta, fatta dall’Associazione Nazionale Magistrati di Marsala, di intitolare la scuola elementare Ruggero Settimo.
La dirigente della scuola Maria Luisa Simanella, dopo aver preso atto delle perplessità di alcuni docenti e genitori di alunni, aveva proposto all’Anm di dare il nome della piccola vittima dei boss a un immobile adibito a segreteria e non all’istituto principale.
Alcuni insegnanti e alcune famiglie pare chiaro che si siano opposti all’intitolazione.
L’assemblea è stata introdotta persino da un intervento dell’ex procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. “Quando ho saputo della proposta ho manifestato il mio entusiasmo perché se noi raccontiamo anche con le intitolazioni delle scuole le vittime, se chiamiamo la scuola Di Matteo e diciamo perché lo facciamo i bambini lo capiranno e porteranno questo segnale a casa. Questo deve essere il nostro obiettivo culturale”, ha detto il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano.