Le celebrazioni della Madonna di Trapani hanno riscosso alcune polemiche a cui ha risposto, piccato, il sindaco Giacomo Tranchida.
“Alla gradevole ironia e satira politica di Memesuddu, si contrappongono anche stupidi commenti (al netto di quelli offensivi e lesivi della dignità delle persone, che ovviamente troveranno ristoro nelle debite sedi) accompagnati da una buona dose d’ignoranza, rispetto alla quale non resta che sperare in un “miracoloso” intervento, diversamente dalle informazioni a seguire. Il tema: anno 2022, a priori, sembra non verranno apprezzati luci e giochi pirici in omaggio alla Madonna di Trapani programmati per il 16 agosto a mezzanotte da Palazzo Cavarretta, rispetto ai tradizionali giochi d’artificio alla marina o in Piazza Vittorio (ultima edizione 2019, ante pandemia). Invero trattasi di una soluzione mediana tra l’indirizzo della Diocesi, condiviso da questa Amministrazione comunale, nell’evitare i tradizionali fuochi d’artificio per solidale rispetto alle vittime degli eventi bellici che interessano la civile Europa (leggasi bombardamenti – aggressione russa in Ucraina… alcuni profughi sono anche ospitati nella nostra città) rendendo comunque un omaggio festoso alla Madonna di Trapani riaccompagnata per le strade cittadine, invocandone protezione”, afferma il sindaco.
Poi Tranchida continua: “Giova comunque rendere al pari noto che l’Amministrazione, nonostante le ristrettezze finanziarie correlate anche alla crisi pandemica, proprio a sostegno delle manifestazioni religiose dei Misteri ed alle feste patronali (Sant’Alberto e Madonna di Trapani) nel 2022 ha destinato e traferito ai soggetti organizzatori 135.000€ (120.000€ all’Unione Maestranze e 15.000€ al Comitato Parrocchiale). Trattasi, storicamente, del più elevato complessivo finanziamento dedicato, con l’intento di sostenere e supportare il maestoso sforzo organizzativo che accompagna in processione la devozione trapanese anche ricreando momenti importanti dì socialità che la pandemia ci ha rubato. Dunque, pieno rispetto delle tradizioni, che anzi si intende ulteriormente coltivare per tramandarle ai più giovani. Rimane in campo, però, un tema sociale e di civiltà, rispetto al quale invitiamo tutti a riflettere, che continua a bruciare risorse in danno dei trapanesi civili, per la bonifica di discariche ed il recupero di rifiuti abbandonati, oltre 1.500.000€ di risorse sottratta dalle tasche degli onesti e civili trapanesi contribuenti, che potrebbero essere destinate in quota parte a migliorare numerosi servizi e, perché no, sostenere eventi artistici e culturali, oltre quelli già in corso”.
Poi il primo cittadino conclude: “Le azioni di contrasto, dai controlli alle sanzioni, a tal incivile “tradizione” (si ricorda che comunque la raccolta differenziata tocca punte del 67%, tra le più alte in Sicilia), richiedono soprattutto una sinergica e plurale collaborazione volta al riscatto prima di tutto culturale della bellezza trapanese. Dunque stop alla disinformazione: la Madonna di Trapani avrà i suoi “botti” e le sue luci, con moderazione e rispetto per quanto succede vicino alla nostra Italia come da indicazione della Diocesi“.