Diventerà civilissima?

Vincenzo Figlioli

Punto Itaca

Diventerà civilissima?

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sabato 06 Agosto 2022 - 06:45

Potrebbero essere tante le prospettive per un bilancio sui cinque anni di governo Musumeci in Sicilia. Guardando al nostro lembo di Sicilia occidentale, verrebbe quasi da andarsi a complimentare con l’esecutivo regionale per l’azione di rilancio dello scalo di Birgi. L’investimento economico effettuato e l’indicazione di un manager capace come Salvatore Ombra hanno sicuramente impresso una svolta per il “Vincenzo Florio”, che fino a quattro anni fa sembrava mestamente avviato verso la chiusura.

Gli anni di Musumeci, però, sono stati caratterizzati da tante contraddizioni politiche e amministrative. La più evidente riguarda la sanità ed ha il volto di Ruggero Razza, imbarazzante timoniere di un settore complesso, su cui si sono abbattute nuove sciagure (la pandemia) ma anche vicende inquietanti (l’inchiesta “Sorella Sanità”, che ha coinvolto anche l’ex dirigente dell’Asp di Trapani Fabio Damiani, le intercettazioni sui dati Covid da “spalmare”) e scelte irragionevoli e penalizzanti per i cittadini (specie a Marsala, dove la comunità continua a fare i conti con un ospedale a mezzo servizio e i ritardi che hanno caratterizzato la realizzazione del padiglione Covid).

Di fronte a tanta inadeguatezza, Musumeci avrebbe dovuto accantonare il proprio pupillo per inserire una persona con maggiori competenze. L’ostinazione e la logica dell’appartenenza hanno prevalso sul buon senso, finendo per penalizzare i siciliani, tra ospedali in perenne carenza di organico e pazienti costretti ai soliti viaggi della speranza verso le regioni del Nord. Dimenticando che per diventare davvero bellissima, questa terra ha soprattutto bisogno di un po’ di civiltà in più: perchè i turisti vanno e vengono, ma i residenti restano (e spesso se ne pentono).

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