Draghi si è dimesso. Il 2 ottobre si vota?

redazione

Draghi si è dimesso. Il 2 ottobre si vota?

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giovedì 21 Luglio 2022 - 13:06

Mario Draghi si è dimesso. Come prevede la prassi, il Presidente del Consiglio è salito al Quirinale, comunicando ufficialmente al Capo dello Stato la propria decisione di dimettersi, prendendo atto di quanto emerso nel dibattito parlamentare di ieri (Forza Italia, Lega e M5S non hanno rinnovato la propria fiducia all’esecutivo guidato dall’ex presidente della Bce). Draghi aveva già presentato le proprie dimissioni la scorsa settimana, ma in quel caso era stato invitato a rimanere in carica dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Si conclude così, dopo 17 mesi, l’esperienza di Mario Draghi alla guida del Governo italiano, che tuttavia rimarrà in carica per il disbrigo degli affari correnti. Un arco temporale tutto sommato breve, ma complesso, in cui l’esecutivo ha gestito passaggi molto delicati (la pandemia, la campagna vaccinale, la programmazione del PNRR, la guerra in Ucraina con i suoi molteplici effetti sulla politica estera, ma anche sull’economia interna). Alla fine dello scorso anno Draghi sembrava sul punto di traslocare al Quirinale, vista la conclusione del settennato di Mattarella e la sua annunciata indisponibilità a proseguire. La contrarietà mostrata dalla maggioranza dei partiti ha complicato i piani del Capo del Governo, spingendo Mattarella a cambiare idea e ad accettare una rielezione non programmata, come già era avvenuto con Napolitano. A quel punto, però, si è assistito a un progressivo logoramento nei rapporti tra Draghi e alcune componenti della sua coalizione (M5S in maniera più evidente, ma anche Forza Italia e Lega), finchè la situazione non è definitivamente precipitata nelle ultime settimane.

Nei prossimi giorni il Capo dello Stato procederà allo scioglimento delle Camere e fisserà la data delle prossime elezioni politiche che, verosimilmente, dovrebbero tenersi domenica 2 ottobre. Si avvia, dunque, a conclusione la legislatura, con alcuni mesi di anticipo rispetto alla sua naturale scadenza.

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