La Corte di Cassazione, sezione V, ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura generale della Corte d’Appello di Palermo, assolvendo così definitivamente Domenico Centonze, l’allevatore marsalese di 47 anni, che fu accusato di omicidio dopo una vicenda tragicamente accaduta nel 2015.
Centonze dovette rispondere del duplice omicidio dei tunisini Rafik El Mabrouk e Alì Essid, di 31 e 34 anni, uccisi con due colpi di fucile, la notte del 3 giugno 2015, in contrada Samperi, tra Marsala e Mazara.
Insieme a lui, processo per il cugino Pietro Centonze, che fu condannato in primo grado anche lui a 20 anni ma poi assolto in Appello. A difendere Domenico Centonze, gli avvocati Luigi Pipitone, Luca Cianferoni e Salvino Mondello.
Secondo quanto previsto dagli inquirenti, la sera dell’omicidio, l’accusato si recò al night club “Las Vegas” con una ballerina romena che poi si è intrattenuta con una delle vittime, Rafik El Mabrouk. Da qui il movente della gelosia.
Oggi però la Cassazione cambia tutto.