“Nel periodo emergenziale dovuto alla pandemia, il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato ha erogato prestazioni a circa 12 mila imprese siciliane e a 30 mila lavoratori dipendenti delle stesse”. Ha voluto precisarlo, Maurizio De Carli, Responsabile Dipartimento Relazioni Sindacali Cna Nazionale, intervenendo all’incontro su “Bilateralità e le politiche attive del lavoro” tenutosi ieri mattina, primo luglio 2022, presso il Seminario Vescovile di Trapani, e organizzato da CNA Trapani e dall’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Trapani.
“In questi due anni di pandemia – continua – abbiamo gestito circa 3 miliardi di risorse pubbliche. Non è stato facile, ma ad oggi siamo molto soddisfatti del servizio- anche di assistenza- che abbiamo prestato alle numerose imprese dell’artigianato che hanno chiesto sostegno e supporto di fronte alle grandi difficoltà cui hanno dovuto far fronte”.
Il Fondo, istituito nel 2012 dalle Parti Sociali Nazionali (tra cui figura anche CNA), è intervenuto durante l’emergenza sanitaria- in linea con le disposizioni del Governo e grazie alle risorse da esso stanziate- a favore dei lavoratori dipendenti delle imprese artigiane, con prestazioni di sostegno al reddito, nei casi di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro per difficoltà delle aziende.
In linea con questi obiettivi, e in sinergia con FSBA, opera anche EBAS, l’Ente Bilaterale dell’Artigianato Siciliano, costituito nel 1993 da CNA, CASARTIGIANI, CONFARTIGIANATO e CLAAI, CGIL, CISL e UIL.
“Sono tantissime le imprese artigiane dell’isola – ha dichiarato Francesco Cantafia, Direttore EBAS Sicilia – che hanno potuto giovare di contributi a fondo perduto erogati dall’Ente Bilaterale in questo periodo emergenziale. Oltre a quelle di sostegno al reddito dei lavoratori in caso di difficoltà delle aziende, le prestazioni previste a sostegno delle attività artigiane contemplano, tra le altre: fondi in caso di incremento occupazionale, di investimenti in impianti ed attrezzature, e per le attività di formazione dei dipendenti, sia professionalizzante che in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro”.
Tra i servizi EBAS per i lavoratori sono previsti inoltre: bonus libri scolastici per i dipendenti e per i familiari degli stessi, indennità a favore dei lavoratori e/o dei loro familiari che abbiano conseguito corsi regolari di studio o di qualifica professionale, contributo spese acquisto prima casa, bonus asilo nido. “È inoltre importante specificare che tutte le prestazioni EBAS sono addizionabili a qualsiasi altro incentivo statale o regionale”.
“Possiamo certificare che iscriversi ad EBAS rappresenta una straordinaria opportunità per le imprese artigiane della Sicilia”, hanno voluto puntualizzare Giuseppe Orlando e Francesco Cicala, Presidente e Segretario di CNA Trapani sottolineando che “… numerose pratiche EBAS sono state attivate in provincia dalla stessa CNA”.
“CNA Trapani – hanno detto ancora – è in prima linea sulle politiche attive del lavoro già da tempo, essendosi prodigata per la buona riuscita del Programma Garanzia Giovani, e vuole avere un ruolo di primo piano anche in futuro- in particolare per il Programma Gol “Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori” introdotto nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza per contribuire alla costruzione di un futuro più roseo per la nostra provincia”.
All’incontro è intervenuto anche Leonardo Giacalone, Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Trapani. “Il ruolo dei consulenti del lavoro – ha detto – è quello di applicare i contratti collettivi stabiliti dalle parti sociali, nonché le leggi emanate dal Parlamento, a salvaguardia dei diritti afferenti sia alle imprese che ai lavoratori. Lavorando in sussidiarietà con lo Stato, rappresentiamo un presidio di legalità, oltre che collante per favorire le politiche di integrazione tra le parti sociali”.
Intanto, sono in corso le interlocuzioni tra le istituzioni governative e le Parti Sociali, tra cui CNA, sul tema della riforma degli ammortizzatori sociali contenuta nella Legge di Bilancio 2022.
“Quel che è chiaro – ha concluso De Carli – è che la riforma sugli ammortizzatori sociali prevede che tutte le imprese artigiane siano obbligate ad iscriversi al Fondo Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato. FSBA ne esce così rafforzato mantenendo la propria autonomia gestionale per erogare prestazioni a favore delle imprese del comparto”.