Siamo abituati a definire struttura ricettiva grandi Hotel e Resort ma in realtà, qualunque tipo di struttura che dia la possibilità ad un turista di trovare sistemazione per la notte con o senza la fornitura di assistenza e/o servizi può essere considerata tale.
Negli ultimi anni stanno sorgendo altri tipi di strutture più piccoli intesi come: Affittacamere, Case vacanze, B&B, Appartamenti ammobiliati per uso turistico ma anche rifugi alpini e/o escursionistici questi ultimi sono definite strutture extra-ricettive.
In queste strutture i turisti trovano un clima molto più confidenziale rispetto ai grandi Hotel in cui si segue un’etica al quanto professionale. La maggior parte delle strutture extra-ricettive sono case delle nonne ristrutturate e a conduzione prettamente famigliare, il clima che il turista respira è proprio quello di essere come a casa propria dai servizi alla cordialità di chi fa gli onori di casa, accogliendoli.
Una struttura ricettiva extra-alberghiera può rappresentare per molti un mezzo per arrotondare il proprio guadagno, un’opportunità alternativa di lavoro oppure, semplicemente, può rispondere alla domanda di come fare soldi. Soprattutto quest’ultimo punto non è dei più immediati, o meglio, serve molto lavoro e soprattutto lavoro fatto bene.
Ogni regione stabilisce autonomamente quali sono le strutture alberghiere e quelle extra-alberghiere. Tra le strutture extra-alberghiere, molte volte, nei regolamenti regionali sono annoverate anche le strutture ricettive all’aperto.
Ogni struttura ricettiva oltre al mero servizio di pernottamento può prevedere l’erogazione di ulteriori servizi. Nelle strutture ricettive alberghiere è molto comune la dotazione di bar o ristorazione. Non mancano servizi per la cura della persona come le SPA, trattamenti di benessere e massaggi. Negli ultimi anni anche molte strutture ricettive extra-alberghiere si stanno dotando di alcuni servizi complementari al solo pernottamento.
A seconda della tipologia di struttura che si va ad aprire, dai servizi collaterali e dal territorio di riferimento, per aprire una strutture ricettiva in Italia bisogna dar conto alle leggi di riferimento, a partire dalle leggi regionali sul turismo per concludere con le normative comunali. Se si è senza esperienza in questo settore è bene affidarsi ad un consulente esterno che possa fare da guida in tutti i passaggi necessari al proprietario dell’immobile che decide di diventare improvvisamente imprenditore. Un consulente alberghiero è una figura professionale che affianca gli albergatori, contribuendo al successo della struttura ricettiva. Il consulente infatti, non lavora necessariamente solo in hotel, ma anche nelle strutture extra-alberghiere.
Una figura di questo tipo ha conoscenze trasversali che vanno oltre la gestione vera e propria, abbracciando tutti i settori che ruotano attorno al comparto dell’ospitalità. E’ un esperto di: revenue management (gestione tariffario – listino prezzi), marketing, vendita delle camere – on-line e off-line-; formazione del personale; turismo e servizi turistici. Pertanto può rivelarsi di grande aiuto a chiunque decida di aprire la propria “casa” ai turisti senza fare errori e guadagnando bene.
Arianna Sanguedolce
Sito web: www.ariannasanguedolce.it