Era nell’aria, dopo la fine dell’emergenza Coronavirus al 31 marzo, anche l’allentamento delle normative per mascherine, green pass e capienze nei luoghi al chiuso.
Per i vaccini discorso a parte. A fine mese decade sia la struttura commissariale guidata dal generale Figliuolo, sia il Comitato Tecnico Scientifico e prenderà il loro posto un’unità operativa specifica che fa capo al Ministero della Salute per stabilire misure residuali e i rimanenti vaccini.
Nonostante l’aumento di contagi, i ricoveri sono diminuiti e il Covid-19 si diffonde adesso solo tramite Omicron e le sue tre varianti ‘sorelle’ che ha i sintomi di una influenza.
Il Governo si è riunito nella cabina di regia, una delle ultime, per decretare anche la fine probabile del green pass, ovvero dai primi di maggio. Pare che dopo il 30 aprile la certificazione verde venga abolita addirittura del tutto.
Prima si penserà a togliere le mascherine anche al chiuso e nelle scuole. nei luoghi di lavoro resta in vigore il certificato base dal 1° aprile, così come in mensa, nei concorsi pubblici, in carcere per i colloqui e nei trasporti a lunga percorrenza, niente tampone e vaccino invece per salire sui bus urbani e altri mezzi, mentre dovremmo, qui, continuare ad indossare le mascherine. Dal 1° maggio niente pass neppure agli Over 50. Sempre dal 1° aprile decade anche il limite alle capienze nelle strutture; come negli Stadi, dove tornerà il pubblico al 100% sugli spalti.
Per quanto riguarda l’obbligo vaccinale, questo resterà in vigore per il personale sanitario e delle RSA, fino a fine anno.
Per chi è positivo continueranno gli isolamenti; gli alunni col Covid resteranno a fare lezione in DAD.