Un tribunale australiano ha ordinato il rilascio di Novak Djokovic.

Il tennista serbo si trovava da giovedì scorso in un centro di detenzione a Melbourne dopo che gli era stato revocato il visto perché non vaccinato contro il Covid.

La corte federale dell’Australia ha annullato la decisione di cancellare il visto del tennista serbo che deve essere rilasciato entro 30 minuti, ha ordinato il giudice. Il Governo è stato anche condannato a pagare le spese legali. Al tennista serbo è stato restituito il passaporto e secondo questa decisione potrebbe disputare gli Australian Open, al via lunedì 17.

Al momento quindi Djokovic può giocare gli Australian Open, al via lunedì prossimo. Ma un avvocato del governo ha avvertito che l’Australia potrebbe ancora ordinare l’espulsione di Djokovic dall’Australia (per tre anni).

Il tennista non essendo vaccinato aveva chiesto al medico una esenzione per poter partecipare adducendo di aver preso il Covid a dicembre. Ciò ha scatenato polemiche. Era stata la federazione a volere Djokovic agli Open.

Il giudice Anthony Kelly, che presiede il caso, ha riconosciuto i passi compiuti da Djokovic: “Il punto – ha detto il giudice che mi agita un po’ è: cosa avrebbe potuto fare di più quest’uomo?”. Il riferimento è alla documentazione di esenzione dalla vaccinazione che l’atleta aveva sottoposto alle autorità australiane prima e dopo il suo arrivo nel Paese.