Vandali deturpano la scogliera di Scala dei Turchi. Indignazione da società civile e politica

redazione

Vandali deturpano la scogliera di Scala dei Turchi. Indignazione da società civile e politica

Condividi su:

sabato 08 Gennaio 2022 - 19:03

Sicilia sotto shock per l’atto vandalico consumato ai danni della scogliera di marna bianca di Scala dei Turchi, a Realmonte, in provincia di Agrigento. Ignoti nella notte hanno gettato polvere di intonaco di colore rosso, deturpando ignobilmente la splendida scogliera.

Il Comune di Realmonte ha mandato una squadra di operatori per ripulire il sito e i Carabinieri stanno acquisendo le immagini delle telecamere della zona al fine di identificare gli autori del vergognoso atto vandalico.

Unanime l’indignazione da parte delle associazioni e del mondo politico.

“Quello che è accaduto oggi è di una gravità inaudita”, si legge in una nota diffusa dall’associazione MareAmico.

Duro anche il presidente Nello Musumeci: “Condanniamo gli autori di tale gesto vigliacco, che costituisce oltraggio non solo ad un bene paesaggistico di rara bellezza, ma anche all’immagine della nostra Isola. Mi auguro che la magistratura possa giungere velocemente all’identificazione dei responsabili”. Musumeci ha poi sottolineato come “il governo regionale, attraverso l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico e la Protezione civile, sia impegnato da qualche anno, assieme ad altre istituzioni, nella tutela e nella salvaguardia dell’integrità di questo meraviglioso angolo della Sicilia”.

“Lo scempio della Scala dei Turchi – afferma Vittoria Casa, presidente della commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera – è una triste fotografia della mancanza di senso civico e dell’assenza di vigilanza su un patrimonio unico al mondo. Il sito è un biglietto da visita della Sicilia, non possiamo assolutamente permetterci di perderlo. La marna bianca è un materiale potenzialmente delicato, occorre valutare se continuare a consentire l’accesso pedonale all’area. Mi auguro che gli uffici competenti siano già al lavoro per innalzare il livello di tutela del sito”.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta