Tre atti approvati dal Consiglio comunale di Marsala nella seduta di martedì pomeriggio. I lavori sono iniziati, alla presenza del vicesindaco Paolo Ruggieri e degli assessori Oreste Alagna e Michele Gandolfo, con un minuto di raccoglimento, su proposta del presidente Sturiano, in memoria delle vittime di Ravanusa. In attesa di individuare la data destinata alle interrogazioni, per la quale si attende la disponibilità del sindaco Grillo, l’assemblea civica si è soffermata per circa un’ora su comunicazioni di ordine vario che hanno visto intervenire i consiglieri Massimo Fernandez (allagamenti continui presso una palazzina popolare di Sappusi), Rosanna Genna (esplosioni in orario pomeridiano e servizi presso la sede comunale di Paolini), Flavio Coppola (sollecito allo scioglimento di Marsala Schola), Mario Rodriquez (collocazione delle luminarie natalizie in via Mazzini), Leo Orlando (problemi in diversi istituti scolastici), Pino Ferrantelli (ritardi nella potatura degli alberi in via Mirabilia e via Mario Nuccio).
Il clima si è fatto poi più teso con l’intervento del consigliere Andrea Marino, che ha utilizzato toni e termini sopra le righe nei confronti degli uffici municipali: “Siamo diventati tutte scartine, nessuno può chiedere interventi per la città, perchè i dirigenti lo scambiano per reato penale”. Poi ha invitato il segretario generale ad inviare una lettera al personale comunale, affinchè vengano rispettati i consiglieri comunali. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, sarebbe stata una discussione con un’impiegata, definita “un’indegna dipendente, nemmeno buona per pulire i pavimenti”, che secondo Marino andrebbe spostata dal suo ufficio. Ma l’attacco del consigliere del movimento Via è rivolto alla maggior parte dei dipendenti comunali, accusati di “non avere deontologia professionale”. Nessuna risposta, in tal senso, è arrivata dal segretario Andrea Giacalone, mentre il presidente Sturiano, ha auspicato “criteri logici” nella presa in carico delle segnalazioni che arrivano agli uffici.
La tensione è rimasta alta anche nei momenti successivi, con l’intervento del consigliere Rino Passalacqua sul blocco delle prenotazioni per le prestazioni sanitarie pubbliche, cui è seguita la richiesta di convocazione dell’assessore Razza e una severa critica al sindaco Grillo, accusato di non aver alzato la voce sulla sanità a Marsala. A Passalacqua ha replicato Ivan Gerardi, che a sua volta ha accusato il precedente sindaco Di Girolamo “di aver svenduto l’ospedale”. A seguire, Sturiano ha invitato ad evitare azioni di sciacallaggio politico, senza però perdere di vista la necessità di avere contezza, da parte dell’assessore Razza, delle richieste avanzate sul potenziamento del Pronto Soccorso e dei reparti non Covid del “Paolo Borsellino”. “Di Marsala hanno fatto quello che hanno voluto, mortificando i migliori professionisti”, ha aggiunto il presidente del massimo consesso cittadino. Rosanna Genna ha invece sollecitato un intervento da parte dei deputati regionali della città (Eleonora Lo Curto e Stefano Pellegrino) affinchè si adoperino maggiormente su questo fronte.
Infine, gli atti approvati: su proposta del consigliere Ferrantelli è stata prelevata la delibera i ristori Tari e Tosap inseriti nel fondo perequativo regionale per sostenere le attività maggiormente colpite dalle restrizioni legate al Covid. La delibera è stata esitata positivamente, con 20 voti favorevoli su 20 votanti. Approvati all’unanimità anche un debito fuori bilancio e la mozione relativa all’esenzione dal pagamento delle park card per i soggetti in quarantena, proposta da Flavio Coppola.
Il massimo consesso civico tornerà in aula giovedì 16 dicembre, a partire dalle 17, per proseguire la trattazione dei vari punti all’ordine del giorno.