Finanza sequestra 4mila articoli cinesi ad Alcamo e Paceco, trovati lavoratori in nero

redazione

Finanza sequestra 4mila articoli cinesi ad Alcamo e Paceco, trovati lavoratori in nero

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venerdì 10 Dicembre 2021 - 10:25

La Guardia di Finanza di Trapani ha posto sotto sequestro 4mila articoli natalizi pericolosi senza il marchio CE. L’attività del Comando ha interessato in particolare due attività commerciali a gestione cinese, di Paceco ed Alcamo.

I due commercianti sono stati denunciati e sono stati sottoposti a sequestro, ben 4mila articoli di vario genere.

La Finanza, con l’approssimarsi delle feste, hanno intensificato i controlli in materia di sicurezza dei prodotti e a tutela dei consumatori.

La normativa di settore prevede stringenti prescrizioni in ordine al contenuto delle etichette apposte ai singoli prodotti, le quali devono necessariamente riportare le informazioni minime relative al produttore o all’importatore comunitario, i materiali impiegati, i metodi di lavorazione del prodotto, l’eventuale presenza di sostanze che possono arrecare danno alla salute o all’ambiente, nonché le istruzioni e le eventuali precauzioni d’uso.

Nello specifico, i prodotti sottoposti a sequestro, esposti per la vendita al dettaglio, sono risultati sprovvisti di queste informazioni minime, necessarie per la commercializzazione dei prodotti e per consentire ai consumatori finali di fare acquisti consapevoli. Si tratta, perlopiù, di articoli natalizi e oggettistica per la vita quotidiana; tutti prodotti destinati ad una vasta platea di consumatori, comprendente anche bambini e adolescenti.

I titolari delle attività commerciali sono stati segnalati alla Camera di Commercio per l’avvio del procedimento di irrogazione delle sanzioni amministrative che possono arrivare sino a 25 mila euro.

All’interno dell’emporio cinese di Alcamo inoltre, dei tre soggetti trovati a lavorare, due prestavano la loro attività lavorativa completamente “in nero” e uno di questi è stato accertato far parte di un nucleo familiare percettore di reddito di cittadinanza.

Alle sanzioni per la commercializzazione dei prodotti non sicuri, si aggiungerà anche la cosiddetta “maxisanzione” per ciascun lavoratore impiegato senza contratto che, in caso di impiego di un beneficiario di reddito di cittadinanza, viene aumentata di un ulteriore 20%, fino a raggiungere l’importo di quasi 13.000 euro.

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