L’ex sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo torna a parlare e lo fa con uno degli argomenti per cui si era battuto, organizzando anche un sit-in, mesi fa, proprio davanti l’ospedale “Palo Borsellino”: il tanto atteso padiglione di malattie infettive in fase di realizzazione accanto al nosocomio di contrada Cardilla.
“Siamo ad un anno da quando il sindaco Grillo, l’assessore regionale alla salute Razza, l’assessore Turano, il commissario dell’Asp, il presidente del Consiglio Sturiano, i deputati marsalesi Lo Curto e Pellegrino ed altri, hanno messo la prima pietra e soprattutto hanno fatto comunicati roboanti, foto, video e quant’altro per dire che grazie a loro, Marsala entro il mese di maggio, ma non si è capito di quale anno, avrebbe avuto un grande padiglione di oltre 100 posti letto per ricoverare e curare i pazienti affetti da Covid-19 e da tutte le altre malattie infettive e che subito dopo l’ospedale Paolo Borsellino sarebbe ritornato a funzionare solo per i pazienti non Covid”, afferma Di Girolamo.
“Siamo ad un anno da quell’annuncio e del grande padiglione non ne parlano più – continua il medico marsalese -. Stanno costruendo un fabbricato solo per pochi pazienti. Nel frattempo Marsala continua ad essere senza ospedale o con un ospedale con pochi posti letto dedicati ai pazienti non Covid. Per il sindaco, il Presidente del consiglio, i deputati regionali, gli assessori, i consiglieri comunali, va tutto bene, nonostante le tante promesse non mantenute. Promesse fatte già in campagna elettorale, quando assicuravano che il “Paolo Borsellino” non sarebbe mai più diventato ospedale Covid, ma vinte le elezioni si sono rimangiati il tutto e dopo oltre un anno siamo ancora ospedale Covid. Invece del grande padiglione che doveva risolvere tutti i problemi dei pazienti della provincia di Trapani e della Sicilia occidentale affetti da Covid-19 e da altre patologie infettive, vedremo una struttura di pochi posti letto, se e quando verrà completata, e con tanti soldi spesi. Se mi avessero ascoltato e quindi realizzato un prefabbricato modulare di venti-quaranta posti letto, in pochi mesi e con meno spese, Marsala avrebbe già il reparto Covid/malattie infettive ed il Paolo Borsellino dedicato solo ai pazienti cosiddetti normali. Forse questi politici non sanno che tutte le altre malattie non sono né scomparse, né diminuite e che non tutti i cittadini possono rivolgersi alle strutture private o andare fuori provincia o regione per curarsi. Inoltre gli altri ospedali vicini non hanno né posti letto né personale a sufficienza per curare i marsalesi che si ammalano. Ma per gli amministratori di questa città – dice infine Alberto Di Girolamo – va tutto bene, bravissimi a fare promesse e a prendersi meriti che non hanno, incapaci a risolvere i problemi essenziali delle persone. È solo incapacità o c’è la volontà non detta di favorire la sanità privata? Con la salute dei cittadini non si dovrebbe scherzare, ma a Marsala questo diritto viene calpestato regolarmente con un gioco di squadra: il Governo regionale decide, l’Asp esegue e questa Amministrazione comunale avalla tranquillamente“.