Una nota congiunta di “Cento Passi per la Sicilia”, PD Marsala e Rifondazione Comunista Circolo “E. Berlinguer” richiede chiarimenti sull’incarico che l’Azienda sanitaria provinciale ha conferito al vice sindaco marsalese Paolo Ruggieri.
“Apprendiamo dalle pubblicazioni sull’albo pretorio dell’Asp e da alcuni articoli di stampa che l’avvocato Paolo Ruggieri ha ricevuto un incarico inerente la sua professione dall’azienda sanitaria provinciale; fin qui nulla di strano, se non fosse che l’avvocato Ruggieri allo stesso tempo ricopre l’incarico di vice sindaco della città di Marsala, ruolo importante che richiede una scelta netta, quella di stare dalla parte dei cittadini marsalesi. Ci chiediamo se sia opportuno accettare incarichi da un altro ente pubblico, tra l’altro durante una fase pandemica che ha portato il Governo regionale e la stessa Asp a mortificare i cittadini marsalesi con delle scelte fortemente penalizzanti per la nostra città, come la chiusura e il conseguente trasferimento di molti reparti, nonché la grottesca messa in scena del padiglione per le malattie infettive, in cui l’inizio dei lavori venne inaugurato lo scorso dicembre con tanto di passerella con deputazione regionale, sindaco e Giunta; lavori che oggi procedono molto a rilento, su un progetto che non corrisponde a quello iniziale. Alla luce di quanto emerge oggi – affermano i partiti di sinistra e centrosinistra – ci chiediamo se l’avvocato Ruggieri in questi mesi ha agito per tutelare gli interessi dei cittadini marsalesi nell’importante ruolo amministrativo che ricopre e senza dimenticare la sua vicinanza al governatore Musumeci e all’assessore Razza o ha agito da avvocato tutelando l’ente che gli ha dato l’incarico? Ritenendo tutto questo quanto meno poco opportuno, invitiamo il sindaco Grillo e il vice sindaco a dare le dovute spiegazioni, non a noi forze politiche, ma a tutti i cittadini che hanno vissuto i gravi disagi creati da scelte politiche regionali che ci vedono ancora oggi, dopo un anno dall’insediamento della giunta Grillo, con un ospedale smantellato, senza un pronto soccorso agibile e senza un padiglione per le malattie infettive”.