Surdi: “Pronti a una nuova rivoluzione culturale. Alcamo è di fronte a uno snodo storico”

redazione

Surdi: “Pronti a una nuova rivoluzione culturale. Alcamo è di fronte a uno snodo storico”

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venerdì 08 Ottobre 2021 - 06:50

Pronto ad accogliere stasera in piazza Ciullo l’ex premier Giuseppe Conte, Domenico Surdi non nasconde l’importanza dell’esito del voto di domenica e lunedì. Una consultazione elettorale attesa per diverse ragioni in un Comune come Alcamo, che spesso ha ricoperto un ruolo centrale nelle dinamiche politiche trapanesi. Non a caso, nel 2016 Surdi fu il primo sindaco pentastellato eletto nel trapanese, facendosi interprete della voglia di cambiamento di una comunità che arrivava dal commissariamento seguito alle dimissioni anticipate del sindaco Bonventre e dal discusso esito delle elezioni del 2012.

Rispetto a cinque anni fa, che città ha ritrovato in questa campagna elettorale?

In questi anni la città è cambiata. E’ più matura e consapevole, sia da un punto di vista politico che sociale. E’ stato fatto un lavoro importante, che ha messo in rete le realtà associative presenti e anche il periodo del lockdown è servito non solo ad aiutare chi era in difficoltà, ma anche a rafforzare il senso di coesione. Abbiamo costruito un rapporto serio e trasparente con questa grande comunità. Il bilancio è positivo, anche se ci sono tante cose ancora da fare. Ma se penso alle situazioni che abbiamo affrontato all’inizio e a quello che abbiamo fatto su acqua, precariato e rifiuti, mi rendo conto che è stato fatto veramente tanto.

Rispetto a cinque anni fa non c’è solo il M5S a sostenerla, ma una coalizione composta da tre liste. Cosa cambia?

E’ la naturale evoluzione di un percorso che ha vissuto la città. Cinque anni anni fa Alcamo ha chiaramente dimostrato di voler tagliare i ponti con il passato e ci siamo ritrovati al ballottaggio con Abc. Oggi siamo uniti per mettere in campo il miglior progetto possibile per la città. Questa ricetta può portarci a lavorare bene e a mettere a frutto il nostro lavoro di semina. La novità rispetto al passato è data dalla presenza della lista civica Avanti con Surdi, composta da persone che si sono avvicinate a noi con grande entusiasmo. Più che una coalizione, il nostro è un gruppo in cui c’è piena intesa su tutto, dal metodo al programma, e che può far partire una nuova rivoluzione culturale per il nostro territorio.

La flessione del M5S a livello nazionale può incidere sull’esito del voto?

Credo che quando si parla di elezioni amministrative ogni territorio ha una storia a sé. Cinque anni fa abbiamo raggiunto un grande risultato, ma il Movimento 5 Stelle non ha vinto in tutti i Comuni in cui si è presentato. Dipende dalle candidature, dalle proposte… Questo valeva nel 2016 e vale adesso ad Alcamo. Credo che il risultato sarà anche stavolta positivo e non dipenderà da quello che è avvenuto in altre città, ma dalla proposta di un gruppo che al suo interno ha la stessa visione.

Spesso parlate di questi anni come un periodo di semina. In caso di rielezione, come intende procedere per completare il raccolto?

Da un punto di vista politico ritengo che dovremo trovare un’intesa con il Consiglio comunale per portare avanti i progetti strategici già avviati dalla nostra amministrazione e in alcuni casi già finanziati. Nel rispetto delle varie identità politiche, occorre mettere da parte le divisioni e lavorare per l’interesse della città. Ci impegneremo per un potenziamento generale dei servizi cittadini, dalla raccolta dei rifiuti alla cura del verde pubblico. E poi punteremo su un progetto a cui teniamo molto: Alcamo Capitale della Cultura, nel ricordo del nostro Cielo d’Alcamo a cui si deve la nascita della lingua italiana. E poi andremo avanti con la rete idrica ad Alcamo Marina, con la rete fognaria attingendo ai fondi del Pnrr, ci confronteremo con le associazioni sportive per potenziare l’impiantistica, andremo avanti con la formazione del personale che abbiamo già avviato negli anni scorsi.

In caso di ballottaggio come vi comporterete?

Siamo totalmente concentrati sul primo turno e sulla nostra proposta politica, che non può essere subordinata a scopi elettorali.

Alcamo è stata spesso oggetto di attenzioni criminali, anche in campagna elettorale. E’ un aspetto che può influire anche sulla competizione di quest’anno?

In questi anni le forze dell’ordine hanno fatto un lavoro eccellente. Mi auguro che il segnale sia arrivato e che questa campagna elettorale sia incentrata solo sul confronto tra temi e programmi diversi per l’amministrazione della città. Confido comunque che si vigili sul voto, perchè queste elezioni rappresentano uno snodo storico, anche più del 2016, e determineranno il futuro di Alcamo. La nostra proposta politica è incentrata proprio sullo sviluppo di una cultura antimafia che è già molto radicata, e di una cultura del rispetto delle regole anche negli uffici comunali, come abbiamo dimostrato con l’adozione del piano anticorruzione.

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