“Marsala beneficerà delle risorse del Pnrr per riqualificare la stazione ferroviaria. Un obiettivo, questo, che rientra nel nostro Piano comunale di ripresa e resilienza deliberato alcuni mesi fa, rappresentando altresì il primo passo verso la realizzazione di quella Metropolitana di Superficie che coinvolge più comuni trapanesi e che, dalla stazione di Marsala, consente anche il collegamento con l’Aeroporto Vincenzo Florio. Al riguardo, a giorni incontrerò nuovamente il sottosegretario Giancarlo Cancelleri nonchè il direttore generale di Trenitalia Luigi Corradi, con i quali avevo già avuto un primo approccio nel corso di recentissimi Stati Generali dell’Export”. È quanto afferma il sindaco Massimo Grillo, appresa con soddisfazione la notizia del concreto impulso che si vuole dare all’ammodernamento della rete ferroviaria, a cominciare dalle stazioni.
Una progettualità illustrata ufficialmente al Governo Nazionale lo scorso marzo in occasione della visita a Marsala della vice ministra Teresa Bellanova e, successivamente, nell’incontro a Roma con il sottosegretario Cancelleri. Interessato all’opera di riqualificazione (un investimento di 700 milioni di euro) è il Mezzogiorno d’Italia, e tra le dodici stazioni individuate è inclusa anche Marsala. L’obiettivo è quello di migliorare la funzionalità degli edifici, la qualità dei servizi forniti, l’efficienza energetica e lo sviluppo dell’intermodalità ferro-gomma, riducendone anche l’impatto ambientale. In particolare, come specificato dalla stessa RFI, gli interventi nelle stazioni interesseranno il fabbricato viaggiatori, banchine, pensiline, ambiti di accesso, ma anche i piazzali antistanti la stazione e le aree limitrofe.
Le opere – assieme alla eliminazione di alcuni passaggi a livello lungo la tratta locale – rientrano in una progettualità strategica che riguarda sia il sistema di mobilità che un più ampio contesto di rigenerazione urbana, integrandosi con il processo di riqualificazione avviato nell’area dell’ex deposito ferroviario già da qualche anno anche se poi nuovamente chiuso alla pubblica fruizione.